Oggi, 4 maggio, è il giorno dedicato a San Floriano – patrono dei Vigili del Fuoco – il mondo si è unito per celebrare la Giornata Internazionale dei Vigili del Fuoco, un momento di riflessione, memoria e gratitudine nei confronti di chi, ogni giorno, indossa l’uniforme non per mestiere, ma per vocazione. Essere Vigili del Fuoco significa rispondere a un richiamo profondo, fatto di altruismo, sangue freddo e una straordinaria forza d’animo. Che si tratti di spegnere un incendio, salvare vite umane, soccorrere animali in pericolo o fronteggiare emergenze naturali, questi uomini e donne agiscono con una determinazione silenziosa, spesso lontana dai riflettori, ma sempre vicina al cuore della comunità. Questa giornata vuole rendere omaggio a chi ha sacrificato la propria vita nell’adempimento del dovere, ricordando con rispetto e commozione tutti i caduti in servizio. Ma è anche un’occasione per dire “grazie” ai tanti Vigili del Fuoco che, ogni giorno, continuano a garantire la nostra sicurezza con competenza, spirito di sacrificio e umanità.
Il simbolo di questa ricorrenza è un fiocco bicolore, blu e rosso: due colori che racchiudono l’essenza della loro missione. Il rosso, fuoco che distrugge ma che loro sanno domare. Il blu, acqua che salva e che rappresenta la calma e la lucidità con cui affrontano ogni intervento. Due forze opposte che, nelle loro mani, si bilanciano per diventare protezione e speranza. Oggi, più che mai, è importante sostenere e valorizzare il lavoro dei Vigili del Fuoco, riconoscendo la centralità del loro ruolo nella nostra società. Perché dietro ogni sirena c’è un cuore che batte per gli altri. E dietro ogni uniforme, una persona pronta a rischiare tutto per salvarci.
Antonella Sedda