Le elezioni dei presidenti e dei consigli provinciali in Sardegna sono ufficialmente rinviate al 2026. Lo ha stabilito il Consiglio regionale, approvando questa mattina – in extremis – la proposta di legge firmata dal capogruppo del PD Roberto Deriu e dal consigliere di Orizzonte Comune Lorenzo Cozzolino, illustrata in Aula dal presidente della Commissione Autonomia, Salvatore Corrias.
Il voto si terrà tra il 1° aprile e il 1° luglio 2026, in concomitanza con i referendum nei comuni che manifesteranno la volontà di cambiare provincia di appartenenza. Il provvedimento riapre i termini per l’espressione della volontà dei territori interessati e stabilisce un termine di 15 giorni, dalla pubblicazione della norma, entro cui i comuni dovranno comunicare alla Regione l’intenzione di “trasloco”, da sottoporre poi a consultazione popolare.
La proroga si rende necessaria – spiegano i promotori – per garantire ai territori coinvolti nei referendum la possibilità di votare i propri rappresentanti nella nuova entità di appartenenza. Il rinvio permette inoltre di attendere chiarezza a livello nazionale sulla modalità di elezione – se di primo o secondo livello – degli organi provinciali.
La legge proroga anche gli incarichi dei commissari straordinari nominati a settembre 2024 per gestire la fase transitoria. Critiche dai banchi del centrodestra, che denunciano l’ennesima proroga e ritardi nella riforma, chiedendo di andare subito al voto anche con il sistema attuale.