Rallenta la crescita delle imprese, primo trimestre negativo in Sardegna

DiRedazione

28/04/2025

Inizio d’anno in salita per il sistema imprenditoriale della Sardegna. Secondo l’analisi dell’Ufficio studi della Camera di commercio di Sassari, nel primo trimestre del 2025 la regione registra un tasso di crescita negativo pari a -0,18%, leggermente peggiore rispetto alla media nazionale, che si attesta a -0,05%.
Un dato in controtendenza rispetto agli anni precedenti: nel primo trimestre del 2021, 2022 e 2023, la Sardegna aveva mostrato tassi di crescita positivi. A partire dal primo trimestre del 2024, invece, è stato osservato un peggioramento nel saldo tra aperture e chiusure di attività economiche, tendenza confermata anche nei primi tre mesi del 2025.
A livello nazionale emergono differenze significative: il Trentino-Alto Adige (+0,30%) e il Lazio (+0,28%) registrano performance positive, mentre Abruzzo (-0,43%) e Basilicata (-0,54%) mostrano dati fortemente negativi.
Nel primo trimestre 2025, in Sardegna si sono registrate 2.367 nuove iscrizioni di imprese a fronte di 2.672 cessazioni non d’ufficio, evidenziando un saldo netto negativo di 305 unità.
Dal punto di vista settoriale, rispetto allo stesso periodo del 2024, le maggiori difficoltà si riscontrano nel commercio all’ingrosso e al dettaglio (-2,9%), nell’agricoltura, silvicoltura e pesca (-2,3%), nel settore manifatturiero (-2,4%) e nelle costruzioni, che segnano una perdita significativa di 200 imprese.
Alcuni settori, tuttavia, mostrano segnali di ripresa: le attività immobiliari (+7,3%), le attività professionali, scientifiche e tecniche (+3,2%), il comparto dell’istruzione (+3,6%), la sanità e l’assistenza sociale (+2,4%) e le altre attività di servizi (+1,9%).
In questo quadro regionale complessivamente difficile, il Nord Sardegna evidenzia una performance relativamente migliore, con una crescita trimestrale positiva dello 0,22%, che lo posiziona all’ottavo posto nella classifica nazionale.
Questo risultato è trainato in particolare dal comparto turistico-alberghiero, con le attività di alloggio che, dal primo trimestre 2024 allo stesso periodo del 2025, crescono del 13%. A sostenere questa dinamica positiva contribuiscono anche il settore immobiliare (+6,3%) e specifiche attività di servizi alle persone (+3,5%).
Le note negative riguardano invece il commercio al dettaglio (-3,5%), il comparto agricolo (-1,4%) e quello della ristorazione (-1,8%).

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