Tempio e il 25 aprile dimenticato: la minoranza insorge contro il silenzio della maggioranza

DiRedazione

27/04/2025

Tempio Pausania – In una città che da sempre ambisce a essere punto di riferimento per il territorio, il silenzio istituzionale sul 25 aprile non è passato inosservato. A sollevare la questione è stata la minoranza del Consiglio Comunale, che, in modo trasversale, ha criticato l’atteggiamento della maggioranza.

Da Alessandro Cordella a Nicola Comerci, passando per Marina Tamponi, la protesta è stata bipartisan e ha puntato il dito sulla gestione della comunicazione istituzionale: quella pagina social del Comune che, come evidenziano i consiglieri di minoranza, “pubblica quasi ogni giorno ogni tipo di iniziativa, anche esterna all’amministrazione, ma che il 25 aprile ha scelto il silenzio”. “Nulla di nulla, neppure una parola. Tempio non celebra il 25 aprile. Benvenuti nel borgo più sobrio d’Italia”, ha commentato Nicola Comerci. Non meno diretto Alessandro Cordella: “Si pubblica in questa pagina tutto ciò che risulta o può risultare utile alla propaganda: dalla Cenerentola, ai personali messaggi di vicinanza per sindaci del circondario decaduti. Ma oggi, giorno in cui si celebra la fine della seconda guerra mondiale, l’abbattimento dei regimi fascisti e nazisti, la Liberazione del Paese e la nascita della Repubblica, non una riga. Sobri. Totalmente sobri!” (ndr – il riferimento alla sobrietà è per il Governo che ha suggerito, essendoci 5 giorni di lutto nazionale per la morte di papa Francesco, di festeggiare con sobrietà).

Le critiche si sono concentrate, dunque, non soltanto sull’assenza di un evento pubblico, ma anche sull’uso della pagina istituzionale, accusata dalla minoranza di “mettere il cappello” su ogni iniziativa tranne che sulla celebrazione della Liberazione.

Per restare sul 25 aprire si può ricordare comunque il Gazebo realizzato in Corso Matteotti, fronte Piazza d’Italia, su iniziativa di Sinistra Futura guidata da Antonio Addis e con la collaborazione del Partito Democratico di Tempio guidato da Marina Tamponi che conclude: “Nonostante la grave mancanza dell’amministrazione tempiese, che, evidentemente accogliendo le discutibili indicazioni del governo nazionale e tradendo così la vocazione partigiana di Tempio, ha deciso di non celebrare il 25 aprile, e la festa della liberazione dal nazifascismo, Tempio, con il Pd e Sinistra Futura ha voluto essere presente in Piazza. È stato organizzato un presidio simbolico per dire che Tempio è antifascista e crede ancora nei valori democratici e della libertà.

Graziano Mura – redazione web

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