Sono riprese all’alba le ricerche di Giuseppe e Lorenzo Deiana, i due fratelli olbiesi di 20 e 24 anni scomparsi sabato scorso nelle acque del Golfo di Olbia, durante un’uscita di pesca sportiva a bordo di una piccola imbarcazione di quattro metri in vetroresina, un Molinari con motore fuoribordo.
Questa mattina sono stati attivati anche gli ecoscandagli, in azione a una profondità di circa 50 metri. Le operazioni si concentrano nella zona di Capo Figari, dove nei giorni scorsi sono stati recuperati in mare un giubbotto salvagente, un paio di stivali e uno zainetto con una canna da pesca. Oggetti che la madre dei ragazzi, Simona Deiana, ha riconosciuto come appartenenti ai figli.
A guidare le ricerche è la Guardia Costiera di Olbia, coordinata dal comandante in seconda Paolo Bianca. Sul posto operano anche il Nucleo SAPR con i droni provenienti da Nuoro e Cagliari, un elicottero del Reparto Volo di Alghero, un ROV (veicolo subacqueo a comando remoto) e uno scanner sonar ad alta precisione fornito da un privato.
Le operazioni sono state interrotte solo durante le ore notturne, per poi riprendere senza sosta lungo tutto il tratto di costa tra Olbia e Golfo Aranci. Numerosi cittadini e volontari si sono uniti alle ricerche, rispondendo agli appelli lanciati sui social da Simona Deiana e dalla fidanzata di Lorenzo, Francesca, madre del figlio del 24enne. “Per favore, anche se non ci conoscete, mettetevi nei nostri panni e cercateli ininterrottamente”, ha scritto in un toccante messaggio su Facebook.
L’ultimo segnale utile risale al pomeriggio di sabato 19 aprile, quando uno dei telefoni cellulari è stato agganciato da una cella nei pressi della spiaggia di Nodu Pianu, zona caratterizzata dalla presenza di secche. Le ricerche sono ripartite oggi proprio da lì e si estenderanno fino all’isola di Tavolara, dove i fondali superano i cento metri.
L’angoscia cresce di ora in ora, mentre la speranza resta viva grazie all’incessante lavoro dei soccorritori e alla mobilitazione della comunità.