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Un’iniezione di risorse pronte per potere essere spese per le necessità del sistema Sardegna: circa 10 miliardi di euro che hanno avuto il via libera in meno di una settimana, al netto delle pause, ma in ritardo di quattro mesi (l’approvazione in giunta risale al 20 gennaio scorso). La prima legge di Stabilità della maggioranza di campo largo guidata da Alessandra Todde è legge, licenziata alle 23.30 nell’Aula del Consiglio regionale con i voti della maggioranza.
Un bilancio criticato dall’opposizione. E per trovare l’accordo che ha consentito di tagliare i tempi, evitando così di sforare il quarto mese di esercizio provvisorio, maggioranza e minoranza hanno limato, a suon di emendamenti – in alcuni casi condivisi – il testo originario.
“Ci è voluto un po’ di tempo – commenta a caldo l’assessore al Bilancio e vicepresidente Meloni – però finalmente siamo arrivati al traguardo. Siamo molto contenti del lavoro che è stato fatto prima in giunta e poi nelle commissioni e in aula, abbiamo recepito tante delle istanze avanzate dai consiglieri di maggioranza, di minoranza e dei portatori di interesse”.
Per Meloni la maggioranza ha fatto “il massimo possibile unitamente al contributo della minoranza che ha tenuto una linea ferma, ma non di ostruzionismo puro”.
“Sono state accolte alcune delle nostre proposte – afferma il capogruppo di Fdi Paolo Truzzu – molte altre non sono state nemmeno prese in considerazione”.