Sassari, “Quel che resta del genio” chiude l’anteprima della stagione lirico-sinfonica del De Carolis

DiRedazione

14/04/2025

Dopo il successo del primo concerto, si conclude domani, martedì 15 aprile alle ore 20.30 l’Anteprima della stagione lirico-sinfonica del Teatro de Carolis di Sassari con lo spettacolo “Quel che resta del genio”.

Protagonisti della serata il pianista Francesco Nicolosi e la voce narrante di Stefano Valanzuolo, in un evento che intreccia musica, racconto e suggestioni storiche. L’introduzione sarà curata dallo storico Antonello Mattone.

Ideato da Nicolosi in collaborazione con Valanzuolo, il concerto pone al centro il pianoforte e la figura affascinante del leggendario Sigismund Thalberg, noto come “il pianista con tre mani” per la sua particolare tecnica di diteggiatura. La narrazione, ispirata al libro Il segreto di Sigismund Thalberg (Colonnese Editore, 2023), guida lo spettatore in un racconto romantico e di fantasia che fonde musica e scienza.

Al centro della storia anche Efisio Marini, il medico cagliaritano soprannominato “il pietrificatore” per le sue ricerche nel campo della conservazione dei cadaveri. Secondo il racconto, dopo la morte di Thalberg, la vedova del pianista, Francesca Lablache, avrebbe chiesto a Marini di conservare le spoglie del marito. L’impatto con il corpo pietrificato del musicista avrebbe scosso profondamente il medico sardo, rivelandogli un mondo in cui arte e scienza potevano finalmente incontrarsi.

Francesco Nicolosi, allievo di Vincenzo Vitale e considerato tra i massimi esponenti della Scuola pianistica napoletana, si è esibito nelle più importanti sale da concerto del mondo ed è presidente e direttore artistico del Centro Studi Internazionale Sigismund Thalberg di Napoli. Stefano Valanzuolo, critico musicale per Il Mattino, è autore e conduttore dei programmi radiofonici Radio3 Suite e WikiMusic, e sarà la voce narrante dello spettacolo.

La figura di Efisio Marini ha ispirato anche lo scrittore Giorgio Todde, che gli ha dedicato una serie di romanzi di successo. I “pezzi” pietrificati da Marini sono oggi custoditi in diversi musei, tra cui il Museo di Anatomia Umana dell’Università di Sassari, dove si trova la celebre mano pietrificata di una giovane donna.

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