“Giocare, Imparare, Crescere”: educare per un futuro consapevole

DiRedazione

10/04/2025

Mercoledì 10 aprile, nell’Auditorium dell’Istituto Comprensivo “Maria Lai” di Olbia, si è svolto il primo incontro formativo del progetto “Costruire il futuro: Giocare, Imparare e Crescere – I bisogni formativi dei bambini nella fascia 0-6”, organizzato dal Comune di Olbia – Assessorato alla Pubblica Istruzione, in collaborazione con il Sistema Integrato 0-6. A guidare la riflessione è stato il professor Filippo Dettori, docente ordinario dell’Università di Sassari ed esperto in pedagogia dell’infanzia, con la presentazione a cura del dott. Andrea Bertucci, coordinatore del Sistema Integrato. L’incontro, articolato in due momenti, ha coinvolto genitori, educatori e insegnanti, offrendo stimoli importanti per costruire un’educazione sempre più attenta, inclusiva e consapevole.
Il professor Dettori ha saputo toccare le corde più profonde del mondo educativo, affrontando con chiarezza e passione il tema della crescita dei bambini come processo che richiede accompagnamento, amore, responsabilità, cura, empatia e valorizzazione dell’unicità di ciascuno. Un punto centrale della riflessione è stato l’allarme sull’uso eccessivo di tablet e televisione nei primi anni di vita, fattori che, se non guidati, possono contribuire a disagi cognitivi, fragilità emotive e comportamenti a rischio in età adolescenziale. I dati, ha sottolineato Dettori, parlano di una crescita preoccupante di disagio giovanile, consumo di droghe, dipendenze, violenza e depressione, spesso con radici nei primi anni di vita.
Uno degli aspetti più importanti emersi durante l’incontro è stato quello della disregolazione emotiva, una condizione che colpisce tutti, ma che nei bambini può avere effetti duraturi se non affrontata adeguatamente. L’educazione all’emotività è risultata fondamentale: riconoscere e dare spazio alle emozioni, oltre alla dimensione cognitiva, è cruciale per uno sviluppo armonico del bambino. “L’uomo di oggi – ha affermato il professore – dipende dal bambino che è stato”.
Si è ribadita con forza l’urgenza di investire sull’educazione precoce e sull’alfabetizzazione emotiva, per prevenire quelle difficoltà che da adulti diventano ansia, depressione e disturbi comportamentali. Spesso, soprattutto gli uomini, non riescono a riconoscere e accettare il disagio mentale, sentendosi inadeguati e perdenti, si rifugiano nell’alcol o nella droga, o cercano nel suicidio una via d’uscita alla propria sofferenza esistenziale con il rischio di agire in modo autodistruttivo o violento. Tale disagio non ha a che fare con le abilità cognitive ma interessa l’ambito emotivo. Le donne, ha osservato Dettori, sono invece più inclini a chiedere aiuto. Da qui l’importanza di insegnare sin da piccoli a leggere dentro sé stessi, riconoscere le emozioni, accettare i propri limiti, risolvere i problemi, relazionarsi in modo sano e positivo con gli altri. Durante l’incontro si è anche sottolineata l’importanza di promuovere lo sviluppo integrale del bambino, rispettando i suoi tempi, ritmi e modalità di apprendimento. Una continuità educativa reale richiede la stretta collaborazione tra servizi educativi per la prima infanzia, scuola dell’infanzia e famiglie. Coinvolgere le famiglie nel processo educativo è fondamentale per costruire insieme un ambiente che favorisca benessere, sicurezza e crescita.
Gli ambienti di apprendimento devono essere pensati come spazi stimolanti, accoglienti e ricchi di occasioni per l’esplorazione e la scoperta. Il rischio, altrimenti, è quello di basare l’intervento educativo solo su aspetti cognitivi, trascurando la dimensione emotiva che, se ignorata, può lasciare cicatrici profonde. Il professor Dettori ha saputo coinvolgere e appassionare tutti i presenti, regalando due ore dense di riflessioni e spunti preziosi. La sua chiarezza e la capacità di toccare tematiche così delicate con semplicità e profondità hanno reso questo primo appuntamento un’esperienza formativa di grande valore.
Il ciclo di incontri proseguirà nei prossimi mesi, sempre con l’obiettivo di costruire, insieme, un futuro educativo migliore per i nostri bambini, dove crescere non significa solo imparare, ma anche sentire, essere, e vivere pienamente ogni emozione.

Antonella Sedda

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