Dalla cura del verde pubblico alla sorveglianza nei parchi, fino al supporto per biblioteche e iniziative culturali: sono 242 i cittadini coinvolti nei Progetti Utili alla Collettività (PUC) attivati dal Comune di Quartu Sant’Elena nell’ambito del Reddito di Inclusione Sociale (REIS).
Donne e uomini – in maggioranza nella fascia d’età tra i 51 e i 65 anni – che, pur vivendo una situazione di disagio economico, hanno deciso di mettersi a disposizione della collettività offrendo parte del proprio tempo per migliorare la città. Le attività, su base volontaria, prevedono un impegno settimanale da 8 a 16 ore, per un periodo massimo di sei mesi.
Tra le azioni avviate figurano la manutenzione del cimitero comunale, la sorveglianza delle aree verdi, la pulizia di spazi pubblici, ma anche la collaborazione in biblioteca e il supporto durante gli eventi promossi dall’amministrazione.
«Il lavoro volontario può diventare un pilastro fondamentale per la cura e la crescita della nostra città», ha sottolineato l’assessore alle Politiche sociali Marco Camboni. «Non si tratta solo di un aiuto concreto per chi attraversa un momento difficile, ma di un’esperienza che può generare senso di appartenenza e riscatto personale».
I PUC sono promossi dal Settore Politiche sociali e generazionali del Comune, con il contributo delle cooperative sociali incaricate del coordinamento sul campo. Un’iniziativa che coniuga inclusione, dignità e servizio alla comunità, e che – come evidenziato dagli stessi operatori – si sta rivelando anche uno strumento di reinserimento sociale.