La storica cappella del cimitero monumentale di San Pietro a Oristano si prepara a riaprire grazie a un importante intervento di restauro e recupero conservativo approvato dalla Giunta comunale. Il progetto, dell’importo complessivo di 270 mila euro, è finanziato per 198 mila euro dalla Regione Sardegna e per 72 mila euro dal Comune di Oristano.
La proposta, avanzata dagli assessori Maria Bonaria Zedda (servizi cimiteriali) e Simone Prevete (lavori pubblici), prevede il recupero della cappella – da tempo chiusa – e dei colombari laterali.
«Interveniamo per arrestare le cause del decadimento di alcune parti del cimitero, in particolare attraverso l’allontanamento delle acque meteoriche – ha spiegato il sindaco Massimiliano Sanna –. Si tratta di un restauro conservativo che ci consentirà finalmente di riaprire la cappella, chiusa ormai da molti anni».
I lavori previsti comprendono il restauro interno ed esterno della cappella, il rifacimento della copertura dei colombari e la realizzazione di un nuovo impianto di smaltimento delle acque meteoriche. Le strutture presentano infatti lesioni, infiltrazioni, rigonfiamenti e distacchi degli intonaci, che rendono urgenti gli interventi.
Il progetto, redatto dall’architetto Francesco Piga, prevede per la cappella: consolidamento della muratura in trachite, ripristino della scalinata in marmo, rifacimento dell’impianto elettrico, restauro del portone d’ingresso, del rosone e del lucernaio, oltre alla tinteggiatura e rifacimento degli intonaci interni ed esterni.
Per i colombari, invece, saranno rimossi i materiali in amianto, rifatti gli intonaci, impermeabilizzate le coperture e installati nuovi pluviali per il corretto deflusso delle acque piovane.
«È un intervento importante – hanno sottolineato gli assessori Zedda e Prevete – che risolve un problema annoso e valorizza uno dei luoghi storici della città. Il Comune ha scelto di cofinanziare l’opera per accelerare i tempi e restituire piena dignità al cimitero monumentale».
I lavori partiranno nei prossimi mesi, restituendo alla comunità uno spazio di memoria e raccoglimento, ora finalmente in fase di rinascita.