Cinque misure cautelari nei confronti di soggetti con precedenti penali per spaccio di droga: è il bilancio dell’operazione condotta dalla Polizia di Stato di Oristano, su disposizione della locale Procura della Repubblica. Lo riferisce una nota ufficiale diffusa oggi.
L’attività investigativa, condotta dalla Squadra Mobile della Questura e coordinata dalla Procura, ha permesso di ricostruire una rete di spaccio attiva nei comuni di Terralba, San Nicolò d’Arcidano e Villasor, coinvolta nella detenzione e nella vendita di cocaina, eroina, marijuana e metadone.
Grazie a pedinamenti, appostamenti e attività tecniche, gli investigatori sono riusciti a individuare i luoghi in cui veniva nascosta la droga destinata al mercato oristanese. I sequestri effettuati hanno consentito di far emergere l’intera filiera di approvvigionamento e distribuzione.
Particolare attenzione è stata dedicata a due episodi legati al traffico di cocaina. Il primo risale a dicembre 2023, quando fu organizzata una fornitura di tre chilogrammi destinata a un acquirente di Simaxis. Quest’ultimo, nella notte del 19 dicembre, rimase ferito da colpi di arma da fuoco nelle campagne del paese. In quell’occasione fu recuperato un chilo di cocaina.
Il secondo episodio si è verificato a febbraio 2024: gli agenti fermarono un furgone della ditta “Soro Traslochi” – nome poi assegnato all’intera operazione – e sequestrarono oltre un chilogrammo di cocaina, arrestando il conducente in flagranza di reato.
La nota della Polizia evidenzia anche il ritorno preoccupante dell’eroina nella provincia di Oristano, con oltre duecento cessioni accertate. Tra i destinatari, anche giovani e minorenni.
Uno degli arrestati, conversando con gli investigatori, ha raccontato di aver fatto uso per la prima volta di eroina quando era ancora minorenne. A cedergli la sostanza fu uno zio. Da allora, la dipendenza lo ha spinto a spacciare per potersi procurare nuove dosi.