Sassari, vandalismi nel centro storico: identificato e denunciato l’autore delle scritte “BLOW”

DiRedazione

02/04/2025

Ha agito nel cuore della notte, coperto da un cappellino e dalla certezza che nessuno lo stesse osservando. Con una bomboletta spray in mano, ha lasciato la propria “firma” – “BLOW” – su alcune delle facciate più pregiate del centro storico, inclusi edifici religiosi e beni di valore architettonico. Ma l’occhio elettronico delle telecamere non perdona. E così, dopo mesi di indagini accurate, la Polizia Locale ha identificato e denunciato un 37enne sassarese residente nell’agro, ritenuto responsabile dell’imbrattamento avvenuto nella notte tra il 26 e il 27 ottobre 2024.

Gli agenti hanno ricostruito ogni spostamento grazie ai filmati acquisiti: alle 3:34 del mattino, l’uomo inizia a colpire con vernice spray la facciata laterale della chiesa di Santa Caterina, per poi proseguire in via al Duomo, piazza Duomo, via Decimario, via Frigaglia e via Castelvì, luoghi simbolo della città murata. In tutti i punti vandalizzati ha lasciato il segno del suo passaggio: il tag “BLOW”, realizzato con lo stesso stile e con la stessa vernice.

Durante le indagini, una sola persona – visibile in una delle telecamere – ha incrociato il vandalo e, invece di allertare le forze dell’ordine, gli ha rivolto un cenno d’approvazione.

Decisiva, per gli investigatori, è stata l’identificazione della targa dell’auto con cui il sospettato ha raggiunto il centro: parcheggiata in piazza Mazzotti, l’uomo vi ha fatto ritorno dopo il raid, cambiandosi d’abito prima di allontanarsi. L’analisi incrociata delle immagini ha portato infine alla sua individuazione e alla perquisizione dell’abitazione, disposta dall’autorità giudiziaria.

Nella sua casa sono state trovate 88 bombolette di vernice spray, due bidoni di pittura acrilica, fogli con la firma “BLOW” identica a quella apparsa sui muri cittadini, e altro materiale utilizzato per le azioni illecite. Tutto è stato sequestrato.

Il 37enne è stato denunciato per deturpamento e imbrattamento di cose altrui e per imbrattamento di beni culturali e paesaggistici, reato quest’ultimo punito con la reclusione fino a tre anni e con una multa fino a 10mila euro.

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