Un nuovo colpo di scena potrebbe scuotere nuovamente la politica lurese.
Secondo indiscrezioni, sarebbe imminente la nomina di un commissario ad acta per surrogare i consiglieri comunali dimissionari.
Il problema, tuttavia, non si limita alle dimissioni in sé. A differenza dei casi tradizionali di crisi politica, che portano allo scioglimento immediato dei Consigli Comunali, qui le dimissioni non sono state presentate in maniera contestuale come prevede la norma, generando uno scenario inedito. Questa sequenza irregolare ha dato vita a un’interpretazione normativa incerta, generando un “pasticcio” politico-amministrativo mai visto nelle autonomie locali. Il risultato? Un intricato nodo di competenze e procedure al vaglio dell’assessorato competente, con i tempi delle dimissioni che hanno lasciato tutti perplessi.
In questo contesto, l’ipotesi più accreditata sembrerebbe vertere sulla nomina di un Commissario Ad Acta. Un colpo di scena, insomma, rispetto a quanto si prevedeva, ovvero all’arrivo di un commissario in sostituzione del Sindaco.
Cosa fa il Commissario Ad Acta? Il suo compito sarebbe quello di sostituire i consiglieri dimissionari e restituire al Consiglio Comunale il numero legale necessario per procedere alla surroga.
Ma anche qui emergono delle incognite. Saranno surrogati solo i consiglieri di maggioranza dimissionari, oppure si estenderà il provvedimento anche ai quattro consiglieri dell’opposizione dimissionari? E come inciderà questa scelta sui futuri equilibri politici?
Ed è qui che le acque si fanno torbide. La possibilità che il commissario ad acta includa anche i consiglieri d’opposizione aggiunge un ulteriore livello di incertezza. Possono essere surrogati? Che tipo di assenza era quella loro nel penultimo Consiglio Comunale? E poi, se si procedesse alla surroga e i consiglieri d’opposizione accettassero la surroga, allora il sindaco Azzena avrebbe un’ancora di salvezza. Ma se, al contrario, decidessero di non accettare?
Insomma, Luras vive giorni, anzi ore di alta tensione. Tra interpretazioni normative, variabili in gioco, scelte politiche non scontate e imminenti decisioni dell’assessorato competente, il destino del Consiglio Comunale e del sindaco Azzena resta sospeso a un filo anche se, egli, sembrerebbe esprimere sicurezza al suo staff.
La cittadinanza attende con il fiato sospeso, in attesa di vedere se e come questo intreccio politico verrà risolto da chi di dovere.