Impiegavano manodopera straniera al di fuori dei limiti previsti dalla legge, attraverso uno schema di pseudo appalti e subappalti, eludendo la normativa italiana e comunitaria sul distacco dei lavoratori. È quanto emerso da un’ispezione condotta dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Sassari, in collaborazione con gli Ispettori dell’ITL e i militari della Compagnia di Tempio Pausania, in un cantiere per la realizzazione di un impianto fotovoltaico nel territorio comunale.
Nel sito erano impiegati circa trenta operai, in gran parte di origine asiatica. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Tempio Pausania, hanno portato alla denuncia di cinque persone, tra cui tre imprenditori stranieri, rappresentanti legali di aziende estere operanti nel settore dell’installazione di pannelli solari.
Secondo quanto accertato dagli investigatori, i contratti di appalto stipulati sarebbero risultati privi dei requisiti legali previsti, configurando un caso di “interposizione illecita di manodopera” ai sensi del Decreto Legislativo 276/2003. Di fatto, il sistema avrebbe celato una vera e propria somministrazione fraudolenta, con omissioni anche in materia di tracciabilità degli ingressi in Italia dei lavoratori coinvolti.
Oltre ai tre imprenditori, sono stati deferiti anche un libero professionista e un quarto imprenditore, ritenuti responsabili di gravi irregolarità in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, per mancata adozione di misure a tutela dell’integrità fisica degli operai.
L’ispezione si è conclusa con l’elevazione di ammende e sanzioni amministrative per un importo complessivo pari a circa 255.000 euro.
Il Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro, in collaborazione con gli Ispettorati territoriali e l’Arma territoriale, sottolinea che l’attività di controllo prosegue costantemente su tutto il territorio nazionale per prevenire e reprimere ogni forma di sfruttamento lavorativo e garantire la sicurezza degli operatori.