Emergono nuovi dettagli sull’inchiesta relativa allo sfruttamento dei lavoratori nei cantieri per l’installazione dei pannelli fotovoltaici a Tempio Pausania, già oggetto di un nostro articolo visibile QUI. Alcuni degli operai coinvolti, infatti, risultavano alloggiati in un immobile a Calangianus, dove le condizioni igienico-sanitarie sono state definite gravissime dagli uffici tecnici comunali, dalla Polizia Locale e dalla ASL Gallura.
Sovraffollamento, rifiuti abbandonati, locali trasformati in dormitori senza alcuna autorizzazione: una situazione al limite della dignità umana, tanto da spingere il sindaco di Calangianus, Fabio Albieri, a firmare un’ordinanza urgente di sgombero e ripristino già ad agosto 2024.
Fino a trenta/quaranta persone vivevano all’interno dell’abitazione trasformata in dormitorio, distribuite in spazi del tutto inadeguati all’uso abitativo.
Nell’ordinanza il Sindaco dichiarava inagibili il seminterrato e il piano terra destinati ad uso abitativo, mentre per il primo piano era stata disposta la parziale inagibilità a causa del numero eccessivo di occupanti rispetto ai limiti di legge.
I proprietari dell’immobile, sempre secondo l’ordinanza, sono stati obbligati a liberare immediatamente i locali, a rimuovere i rifiuti e a ripristinare le condizioni igienico-strutturali, che stavano esasperando i vicini.
Un tassello che si aggiunge al quadro già inquietante emerso dalle ispezioni nel cantiere, dove sono stati accertati gravi irregolarità contrattuali, violazioni in materia di sicurezza e disposte sanzioni per oltre 250mila euro.
