Il Palasport di via Kennedy si prepara a diventare realtà. Dopo l’approvazione del progetto esecutivo da parte della Giunta guidata dal sindaco Giuseppe Mascia, il Comune di Sassari ha dato il via libera all’ingresso in cantiere per le attività preliminari. L’inizio ufficiale dei lavori è atteso entro il 14 aprile, data in cui sarà sottoscritto il verbale di consegna, nel rispetto delle scadenze fissate dal Pnrr.
L’opera, dal valore complessivo di oltre 5,1 milioni di euro, è destinata a ospitare pallavolo, pallamano e calcio a 5, offrendo finalmente una casa a numerose società sportive cittadine rimaste finora senza impianti adeguati. Il nuovo palazzetto contribuirà anche a trasformare il quartiere di Latte Dolce in un vero e proprio polo sportivo, grazie alla vicinanza con il palazzetto, le piscine, il campo da calcio e la palestra.
«Il Palasport è il segno dell’attenzione che vogliamo rivolgere a ogni parte della città, dal centro alle periferie fino alle borgate», ha commentato il sindaco Mascia. «Lo sport è strumento di socialità e formazione, e Latte Dolce ha tutte le carte in regola per diventare un centro nevralgico della pratica sportiva sassarese».
I primi interventi dell’impresa Angius Costruzioni, capofila della Rti aggiudicataria dell’appalto, hanno riguardato la pulizia dell’area e la valorizzazione degli ulivi secolari presenti. Rimossi invece alcuni alberi di fico e piante di alloro in condizioni irrecuperabili. La Soprintendenza archeologica ha già avviato le verifiche per monitorare l’andamento degli scavi.
L’assessore ai Lavori pubblici Salvatore Sanna ha confermato la volontà di rispettare le tempistiche: «Stiamo correndo per concludere i lavori entro il 2025, come previsto dal Pnrr. Ogni passaggio è stato studiato per garantire funzionalità, sostenibilità e un impatto positivo sul quartiere».
Il progetto prevede la realizzazione di due tribune lungo i lati lunghi del campo, per una capienza di oltre 2.000 posti, ampliabili fino a 3.000 con l’aggiunta di una tribuna su uno dei lati corti. L’investimento è sostenuto da risorse Pnrr (3,5 milioni), dal Fondo per le opere indifferibili (700mila euro) e da un cofinanziamento comunale di quasi un milione di euro.