Sider Alloys, cassa integrazione per 70 lavoratori: sindacati contro governo e Regione

DiRedazione

24/03/2025

Da oggi circa 70 lavoratori della Sider Alloys di Portovesme sono in cassa integrazione a zero ore, dopo mesi senza stipendio. La multinazionale svizzera, che nel 2018 ha acquisito lo stabilimento da Alcoa con l’obiettivo di rilanciarlo, non riesce a ripartire e i sindacati si mobilitano. Giuseppe Masala, segretario della Fsm Cisl del Sulcis-Iglesiente, ha dichiarato che il governo e la Regione Sardegna non possono accettare questa situazione e chiede un intervento immediato.

L’azienda ha giustificato il ricorso alla cassa integrazione con “l’impossibilità temporanea di riprendere le normali attività”, ma per il sindacato si tratta di un comportamento inaccettabile, soprattutto considerando gli impegni presi nell’accordo di programma del 2018, firmato da Ministero, Regione Sardegna, Invitalia e Sider Alloys. Masala sottolinea come nulla sia stato realizzato sul fronte del revamping e del rilancio dell’ex Alcoa, mentre la situazione dei lavoratori è peggiorata con stipendi saltati e cassa integrazione.

Secondo Masala, dopo otto anni dall’acquisizione, Sider Alloys non è in grado di garantire stipendi, occupazione o progetti concreti di sviluppo. Il sindacato chiede al Governo di intervenire con interventi rapidi e concreti, anche bypassando l’attuale maggioranza societaria, per evitare di continuare a perdere tempo e risorse.

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