Sassari svela i suoi gioielli: emozioni e cultura nella Giornata FAI di Primavera

DiRedazione

23/03/2025

Anche quest’anno la Giornata FAI di Primavera ha trasformato Sassari in un palcoscenico di arte, storia e meraviglia. Numerosi visitatori, provenienti da tutta la provincia, hanno accolto con entusiasmo l’invito del Fondo per l’Ambiente Italiano, lasciandosi guidare alla scoperta di luoghi affascinanti e, spesso, poco conosciuti.

Ad aprire le porte ai curiosi e agli appassionati sono stati siti ricchi di storia e fascino come La Frumentaria, il suggestivo Palazzo della Provincia e l’elegante Villa Pozzo. Tre luoghi diversi per stile e funzione, ma accomunati dalla bellezza architettonica e dal valore simbolico per la città. Nel percorso di visita, gli Apprendisti Ciceroni – giovani studenti preparati con cura – hanno saputo condurre il pubblico in un viaggio tra secoli di storia, aneddoti, curiosità e dettagli architettonici spesso ignorati dallo sguardo quotidiano.


Ogni spiegazione si è trasformata in un piccolo spettacolo di conoscenza, capace di catturare adulti e bambini, studiosi e semplici appassionati. È stata Villa Pozzo la vera protagonista della Giornata FAI di Primavera a Sassari, attirando un flusso continuo di visitatori, curiosi e appassionati, molti dei quali hanno atteso anche per ore pur di varcarne la soglia e ammirarne gli ambienti eleganti e suggestivi.
L’imponente dimora, immersa nel verde e ricca di fascino borghese, ha conquistato il pubblico con il suo stile raffinato e la sua storia, diventando la meta più ambita dell’intero percorso cittadino proposto dal FAI. Le lunghe file davanti all’ingresso testimoniano il desiderio diffuso di scoprire luoghi poco noti ma ricchi di bellezza e significato.

Grande affluenza anche al Palazzo della Provincia, cuore istituzionale della città, lo sguardo si è posato sulle ampie scalinate, sulle decorazioni raffinate e sui simboli del potere civile che narrano la storia amministrativa del territorio. Visitato da numerose persone soprattutto nella mattinata, ma con un flusso costante anche nel pomeriggio. Le guide volontarie, preparate con attenzione, hanno accompagnato il pubblico attraverso le varie sale, arricchendo la visita con racconti storici, aneddoti e curiosità.

Particolarmente apprezzate le opere del pittore Domenico Morelli Sciuti, nella sala consiliare che con i suoi affreschi ha saputo incantare gli sguardi dei presenti in cui si percepiva una viva emozione: c’era chi scattava foto con occhi pieni di stupore, chi ascoltava in silenzio, rapito dai racconti, chi si soffermava ad ammirare particolari che sembravano svelarsi solo in quel momento, quasi fossero segreti rimasti nascosti per anni.Meravigliose anche la sala del sovrano e della regina che hanno affascinato i presenti. Più contenuta, ma comunque significativa, la visita al Palazzo della Frumentaria, che oggi è stato aperto al pubblico solo per un’ora nella mattinata. L’edificio, costruito in due fasi – tra 1597-1598 e 1607-1608 – serviva in origine come grande magazzino per la raccolta e conservazione del grano, fondamentale per la città in caso di carestie o assedi. Un luogo carico di memoria e valore simbolico, che ha suscitato grande interesse nei pochi fortunati che hanno potuto visitarlo.


La Giornata FAI a Sassari si è rivelata un successo, capace di coinvolgere cittadini e turisti, risvegliando lo stupore e il senso di appartenenza al patrimonio storico e culturale del territorio. Ancora una volta, il FAI ha saputo accendere i riflettori su tesori spesso nascosti, regalando alla città un’occasione di scoperta e valorizzazione.

Antonella Sedda

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