Continua il botta e risposta tra il direttore generale della ASL Gallura, Marcello Acciaro, e il presidente della Conferenza socio-sanitaria della Gallura, Gianni Addis. Al centro del dibattito, le gravi criticità della gestione sanitaria territoriale e i recenti tagli di risorse, con accuse incrociate che coinvolgono la gestione economica e l’assenza di concertazione con enti e sindacati.
Dopo le recenti dichiarazioni del direttore generale Acciaro sulla gestione delle risorse e sul ruolo della Conferenza, il presidente Gianni Addis ha deciso di rispondere con un comunicato stampa in cui precisa la sua posizione e critica duramente la conduzione dell’Azienda Sanitaria.
Taglio di risorse: responsabilità e mancata gestione
Il presidente Addis ha sottolineato come il taglio di circa 6,5 milioni di euro alla ASL Gallura sia conseguenza diretta di una “mala gestio aziendale” e non di carenze di fondi regionali. Addis ricorda che già lo scorso 2 dicembre la Conferenza Territoriale, all’unanimità, aveva espresso un parere negativo sul consuntivo, rilevando un saldo attivo di circa 24 milioni di euro, successivamente ridotto a 2,7 milioni dopo l’intervento regionale.
“Questa è la ragione tecnica e oggettiva per cui oggi l’ASL rischia di subire un consistente taglio di risorse,” precisa Addis, accusando la Direzione di incapacità di spesa e di gestione delle risorse assegnate.
Mancanza di concertazione e accesso agli atti
Il presidente della Conferenza denuncia inoltre la mancanza di concertazione con gli enti territoriali, gli operatori sanitari e i sindacati, accusando il direttore generale Acciaro di un’amministrazione “autarchica” che ha sistematicamente ignorato i pareri delle parti coinvolte.
“Più volte è stato necessario ricorrere persino all’accesso agli atti per ottenere documentazione,” dichiara Addis, evidenziando come anche le organizzazioni sindacali siano state escluse dalle decisioni, tanto da dover interpellare il Prefetto per tutelare i propri diritti.
Attacchi personali e ruolo della Conferenza
Addis si dice rammaricato per il fatto che il direttore generale abbia trasformato una critica alla gestione sanitaria in un attacco personale, mettendo in dubbio la sua competenza e i titoli accademici.
“Non ho mai inteso andare contro gli interessi dei dipendenti della ASL, anzi, li ho sempre tutelati sia come sindaco che come presidente della Conferenza,” aggiunge Addis, spiegando di aver sollecitato la revisione di due precise fattispecie, senza chiedere l’annullamento degli atti organizzativi.
Le richieste avanzate riguardano:
- Attribuzione dell’incarico di coordinatore infermieristico dell’Hospice di Tempio Pausania, attualmente accorpato al day hospital oncologico di Olbia.
- Attribuzione dell’incarico di funzione per i reparti di dialisi di Olbia e Tempio, non presenti negli avvisi pubblicati.
Difesa del diritto alla salute
“Queste sono le prerogative che spettano per legge ai Sindaci e alla Conferenza territoriale sanitaria e socio-sanitaria,” conclude Addis, sottolineando che il suo ruolo è quello di garantire il diritto alla salute dei cittadini, senza lasciarsi intimorire da “reazioni ineleganti e scomposte” degli attuali manager sanitari.
Secondo Addis, non sono le sue dichiarazioni a generare “allarme e insicurezza” tra i cittadini, ma lo stato di caos dei presidi ospedalieri e l’assenza di cure nei distretti socio-sanitari.
Il testo integrale del presidente della Conferenza socio-sanitaria Gianni Addis