Un gruppo di Operatori Socio-Sanitari (OSS) della Asl 8 di Cagliari ha rivolto un appello alla Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, chiedendo un intervento per la loro stabilizzazione.
Gli OSS in questione avevano contratti legati all’emergenza Covid e, pur avendo lavorato per mesi nei reparti ospedalieri, sono rimasti esclusi dall’unico bando di stabilizzazione pubblicato dalla Asl 8. Secondo quanto denunciano, altre aziende sanitarie della Sardegna hanno invece adottato criteri più inclusivi, pubblicando più bandi per garantire continuità lavorativa agli operatori che hanno prestato servizio in condizioni difficili durante la pandemia.
“Abbiamo lavorato con abnegazione, sopperendo alla carenza di personale e rischiando la nostra stessa vita – scrivono gli operatori nel loro appello al presidente della Commissione, Ugo Cappellacci – ma ora ci ritroviamo senza lavoro, pur avendo maturato esperienza e professionalità.”
Il problema riguarda anche le modalità contrattuali adottate, che ora stanno causando difficoltà economiche agli ex lavoratori: alcuni di loro, infatti, stanno ricevendo richieste di pagamento dall’Agenzia delle Entrate per somme superiori ai 5.000 euro, a causa della tassazione separata applicata ai contratti Covid.
La richiesta rivolta alla Commissione è chiara: se la stabilizzazione non può essere immediata, si chiede almeno l’accesso ad ammortizzatori sociali o misure di mobilità che consentano agli OSS di essere reintegrati nel mondo del lavoro il prima possibile.
“Abbiamo pari diritti dei nostri colleghi stabilizzati – concludono i firmatari – e chiediamo una soluzione urgente per non essere dimenticati.”
L’appello è stato sottoscritto da Simona Imeroni, Roberto Deiana, Alessandra Depau e Daniela Pistis.