Revocare l’accorpamento dell’Hospice di Tempio al day hospital oncologico di Olbia e sostituire immediatamente i vertici della ASL Gallura. Sono alcune delle richieste avanzate dalla Conferenza territoriale sanitaria e socio-sanitaria della Gallura alla Regione Sardegna, in una lettera inviata il 13 marzo alla Presidente Alessandra Todde, all’Assessore alla Sanità Armando Bartolazzi e ai vertici dell’ASL.
Nel comunicato stampa il Presidente della Conferenza Gianni Addis ha definito la decisione di accorpamento dell’Hospice come “del tutto svincolata da ogni criterio di efficienza e buon andamento del servizio“, chiedendone “la revoca immediata con contestuale previsione di attribuzione di incarico di coordinatore infermieristico del servizio“.
La contestazione si estende a diverse altre decisioni organizzative della Direzione Generale della ASL Gallura, guidata da Marcello Acciaro. Addis ha manifestato la “preoccupazione dei sindaci galluresi” rispetto alle recenti delibere che riguardano gli incarichi di funzione nei presìdi ospedalieri e nella medicina territoriale della Gallura, in particolare all’ospedale “Paolo Dettori” di Tempio Pausania.
Tra le criticità segnalate, spicca quella della cosiddetta “Piattaforma chirurgica”, istituita senza previsione nell’Atto aziendale, che punta a gestire più reparti con lo stesso personale. “La piattaforma è priva di personale infermieristico specifico” – si legge nella nota – e viene chiesto “il ripristino della situazione precedente con autonomia delle sale operatorie“, come anche la revoca dell'”accorpamento dell’incarico di funzione del blocco operatorio con il pronto soccorso“, ritenuto “inadeguato rispetto alle reali esigenze dei reparti e rispondente a finalità del tutto estranee agli scopi precipui della Direzione aziendale“.
Per quanto riguarda i reparti di dialisi e diabetologia di Tempio e Olbia, la Conferenza ha richiesto “l’introduzione di un incarico di funzione, attualmente assente“.
Un’ulteriore preoccupazione è stata espressa per la mancata apertura del reparto di oculistica all’ospedale di Tempio. “La Direzione ASL non ha ancora provveduto all’apertura del reparto di Oculistica presso l’ospedale di Tempio Pausania, che invece l’Atto prevedeva, e riducendo le ore di attività del Poliambulatorio di oculistica sta di fatto impedendo il funzionamento stesso del servizio“. Una situazione definita “sconcertante“, tanto da paventare l’ipotesi di “interruzione di pubblico servizio“, creata “dalla stessa direzione aziendale e non da fattori terzi o esterni“.
Non manca una segnalazione sulla “disastrosa situazione nei CUP e negli uffici ticket degli ospedali galluresi di Olbia e Tempio“, dove “la presenza di pochi o spesso di un solo operatore crea file interminabili di utenti, laddove sarebbe sufficiente un potenziamento del personale“.
La Conferenza socio-sanitaria della ASL Gallura ha ribadito la “totale inadeguatezza della strategia gestionale della Direzione ASL“, sottolineando che le criticità segnalate sono “tutte frutto di discutibili decisioni della Direzione, che si aggiungono alla lunga lista di provvedimenti assunti a discapito dell’assistenza sanitaria della Gallura, ormai praticamente inesistente“.
“Le istanze della Conferenza territoriale socio-sanitaria continuano a rimanere del tutto inascoltate” – si legge ancora – “nonostante i sindaci abbiano più volte richiesto nelle sedi opportune che agli organismi territoriali del SSR venisse riconosciuto maggior potere decisionale“. Secondo Addis, il mancato ascolto delle esigenze territoriali rischia di rendere la riforma sanitaria “disallineata rispetto alle necessità reali della popolazione, rendendo difficile l’attuazione di servizi efficaci e sostenibili“.
A margine della lettera, la Conferenza ha ricordato che “anche le maggiori organizzazioni sindacali dei lavoratori hanno chiesto il ritiro degli atti deliberativi in oggetto, in ragione di molteplici criticità e irregolarità riscontrate nelle procedure di attribuzione degli incarichi organizzativi e professionali di funzione“.
“L’auspicio – conclude la nota – è che si possano apportare subito i dovuti correttivi per garantire un sistema sanitario più rispondente alle esigenze dei cittadini sardi, affinché questa disastrosa situazione abbia fine e tutti possano ricevere le cure di cui hanno bisogno“.