Mons. Mura ai funerali di Marco Mameli: “I giovani imparino ad avere a cuore se stessi e la vita”

DiRedazione

15/03/2025

Una folla commossa si è stretta oggi intorno alla famiglia di Marco Mameli, il giovane ucciso con una coltellata durante i festeggiamenti di Carnevale a Bari Sardo. I funerali si sono svolti nella chiesa di San Giovanni Battista a Ilbono, celebrati dal Vescovo di Nuoro, Mons. Antonello Mura.

Durante l’omelia, il Vescovo ha espresso il dolore per una tragedia che ha sconvolto l’intera comunità, ricordando che “anche dopo diversi giorni dall’uccisione di Marco, le domande che ci accompagnano sono sempre le stesse: ‘Perché?’ e ‘Dio, dove sei?’“. Due domande che si fondono in un “unico grido di dolore”.

Mons. Mura ha voluto abbracciare simbolicamente i familiari, la padre Andrea, la mamma Simona e la sorella Laura, consapevole che “non ci sono parole sufficienti per dare risposte a tanto dolore”, e ha invitato a cercare nella fede quella certezza che “non viene da noi, ma da Dio”.

Un appello accorato è stato rivolto contro la violenza che, come ha sottolineato il Vescovo, ha finito per stravolgere anche un momento di festa come il Carnevale: “Una festa diventata l’occasione per esaltare l’aggressività e la violenza, invece della gioia e della condivisione.”

“Dobbiamo chiederci se siamo diventati comunità distratte, senza passione educativa, prive di quella solidarietà collettiva che vede i problemi e ricerca soluzioni. Droga, alcol, armi e… coltelli non creano futuro, né danno futuro,” ha ammonito Mons. Mura, ricordando che i giovani, anche se smarriti, sono sempre figli di questa terra e di questa umanità.

Il Vescovo ha anche invitato a non arrendersi: “Anche il lupo può dimorare con l’agnello, se impara a cambiare e a convertirsi.” Un monito chiaro alla comunità a non cedere alla rassegnazione, ma a credere nella possibilità del cambiamento.

Alla celebrazione erano presenti le istituzioni e numerosi sindaci in fascia tricolore. Un segno di vicinanza in un momento segnato dal dolore, ma anche da un messaggio di speranza lanciato con forza: “Perché non tutto è perduto: rivelandoti, anche chi ha smarrito la via può ancora ritrovare quella giusta.”

Mons. Mura ha infine esortato la comunità a non arrendersi alla cultura dell’odio e della vendetta, ma a cercare “germogli di bene e di pace”, affinché i giovani imparino ad avere a cuore se stessi e la vita, in una terra che sia davvero di viventi.

Sul fronte delle indagini si attende ancora una svolta. Nei giorni scorsi il 26enne, indagato per il ferimento di Andrea Contu avvenuto il 1° marzo a Bari Sardo, durante i festeggiamenti di Carnevale – la stessa sera dell’omicidio di Marco Mameli – si è avvalso della facoltà di non rispondere. Tuttavia, avrebbe rilasciato dichiarazioni spontanee, dichiarandosi completamente estraneo al delitto.

Intanto, gli agenti del Commissariato di Tortolì proseguono le ricerche dell’arma del delitto e lavorano per identificare il responsabile dell’omicidio.

error: Contenuto protetto