Disturbi alimentari in Sardegna: il 50% teme di ingrassare, l’8% ossessionato dal grasso corporeo

DiRedazione

15/03/2025

Oggi, 15 marzo, si celebra la Giornata di Sensibilizzazione sui Disturbi Alimentari, un’occasione per riflettere su un tema che coinvolge milioni di persone e incide profondamente sulla salute fisica e mentale. In Sardegna, la ricerca EAT Sardegna, condotta nel 2024 da Blue Sardinia e dall’Istituto ACLI per la Ricerca e lo Sviluppo (IARES), ha evidenziato dati allarmanti che richiamano l’urgenza di interventi mirati.

I numeri parlano chiaro: oltre il 50% del campione intervistato ha dichiarato di avere paura di ingrassare, mentre l’8% è costantemente preoccupato dall’idea di avere grasso nel corpo. Ancora più preoccupante è il dato relativo ai comportamenti alimentari: il 24% ha ammesso di aver evitato di mangiare anche quando aveva fame, e il 6% ha riferito di non riuscire a smettere di mangiare con voracità. Inoltre, il 7% presta sempre attenzione alle calorie, e il 6% ha dichiarato di sentirsi molto in colpa dopo aver mangiato.

Il rapporto con il cibo, spesso influenzato da modelli sociali e culturali distorti, può diventare una prigione. Infatti, l’11% degli intervistati ha confessato di essere sempre a dieta, mentre il 5% sente che il cibo domina la propria vita.

In Sardegna, il 38,5% della popolazione presenta un eccesso di peso e solo il 17,5% consuma almeno quattro porzioni di frutta e verdura al giorno. Il 34,8% della popolazione, inoltre, non svolge una sufficiente attività fisica.

Alla luce di questi dati, emerge l’importanza di promuovere iniziative di sensibilizzazione e prevenzione, tra cui:

  • Campagne educative sui rischi dei disturbi alimentari.
  • Promozione dell’attività fisica, soprattutto tra i giovani.
  • Incentivo a un rapporto sano e consapevole con il cibo, contrastando diete estreme e il senso di colpa.
  • Offerta di supporto psicologico per chi manifesta segnali di disagio legati all’alimentazione.
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