Operaio morto nell’impianto rifiuti di Sassari: assolto l’unico imputato

DiRedazione

12/03/2025

Si è concluso con una sentenza di assoluzione il processo che vedeva imputato Fabiano Mariano Saba per la morte di Antonio Masia, operaio di 53 anni trovato senza vita il 25 luglio 2022 all’interno dell’impianto di smaltimento rifiuti della Gesam, nella zona industriale di Truncu Reale a Sassari.

Il giudice per l’udienza preliminare, Sergio De Luca, ha assolto Saba con la formula “per non aver commesso il fatto”, al termine del processo celebrato con rito abbreviato. La stessa pubblica accusa, rappresentata dal pm Maria Paola Asara, aveva richiesto l’assoluzione con formula dubitativa, sottolineando l’insufficienza delle prove raccolte per sostenere una condanna per omicidio colposo. Anche la difesa, rappresentata dall’avvocato Luca Sciaccaluga, aveva chiesto l’assoluzione, mentre le parti civili, assistite dai legali Francesca Fiori e Daniele Alicicco, si erano opposte.

Il corpo di Masia era stato trovato in un punto nascosto del capannone della Gesam, dopo che la famiglia aveva lanciato l’allarme per la sua scomparsa. Le prime ipotesi avevano suggerito un malore, ma l’autopsia stabilì che la morte era avvenuta a causa dell’impatto con un macchinario. Pochi giorni dopo l’incidente, un incendio doloso aveva distrutto completamente il capannone.

Inizialmente, la Procura aveva richiesto l’archiviazione per Saba e per un altro operaio indagato, Luri Arben. Tuttavia, il giudice aveva disposto l’imputazione coatta per Saba, portando così al processo conclusosi oggi con l’assoluzione definitiva.

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