Luras, terremoto politico e colpi di scena. Azzena sull’orlo dell’ingovernabilità

DiRedazione

12/03/2025

L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Azzena attraversa uno dei momenti più critici della sua storia recente. Dopo una serie di attriti interni, culminati durante il recente Carnevale, la situazione politica è precipitata con la rottura tra il sindaco e l’ex assessore Maria Giuseppina Tamponi, alla quale, secondo indiscrezioni, sarebbero state ritirate le deleghe nei giorni scorsi.

Il provvedimento avrebbe infatti innescato una reazione a catena: le dimissioni immediate di Giovanna Loriga e Caterina Pirisinu, rispettivamente da assessore e da consigliere comunale, seguite poi dalle dimissioni di Rita Ylenia Musselli, anch’essa consigliere. In un primo momento, Maria Giuseppina Tamponi aveva scelto di passare al gruppo misto in opposizione.

A complicare ulteriormente il quadro politico, nella giornata odierna sono arrivate le dimissioni da assessore e vicesindaco di Gianni Cabras, del consigliere comunale di maggioranza Roberto Depperu, e della stessa ex assessore Maria Giuseppina Tamponi.

Il bilancio attuale vede quindi la maggioranza ridursi drasticamente dagli otto membri originari agli attuali due: Pittalis e Loriga, rimasti fedeli al Sindaco Azzena.

Va subito precisato che, se anche l’opposizione avesse optato per le dimissioni, il sindaco sarebbe decaduto automaticamente. Tuttavia, in questa giornata di colpi di scena, l’opposizione ha deciso di non procedere direttamente con le dimissioni, lasciando la situazione sospesa in una probabile fase di ingovernabilità riservandosi ulteriori scelte in merito.

Infatti i due gruppi di opposizione, guidati rispettivamente dal capogruppo Giovanni Usai con Sanna Gianmario, e dal capogruppo Rosario Menconi con Amedeo Cassitta, secondo indiscrezioni, avrebbero scelto di rinviare ulteriori decisioni. La strategia potrebbe essere legata al prossimo consiglio comunale, che dovrebbe essere convocato entro dieci giorni per valutare la possibilità di surrogare i consiglieri dimissionari.

Tuttavia, il consiglio rischia di non raggiungere nemmeno il numero legale per deliberare: saranno infatti presenti solo due membri della maggioranza più il sindaco, contro i quattro membri dell’opposizione. Sebbene vi siano i presupposti per convocare il consiglio, l’effettiva capacità di deliberare dell’organo appare compromessa, considerato che sempre secondo indiscrezioni l’opposizione potrebbe non presentarsi. Tuttavia la surroga sarebbe un atto obbligatorio per legge, che non richiederebbe discrezionalità. La mancata surroga, dovuta alle assenze in consiglio comunale, potrebbe innescare l’attivazione dei poteri sostitutivi della Regione Autonoma della Sardegna. Pertanto il quadro, in continua evoluzione, potrebbe riservare ulteriori colpi di scena.

Nelle scorse ore la redazione ha tentato di contattare il Sindaco Azzena, che non ha risposto al telefono.

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