Un gesto d’amore premiato a Ozieri: la storia di Beatrice e suor Carla

DiRedazione

15/02/2025

In occasione della festa di San Valentino, la farmacia di Ozieri della dott.ssa Lucia Me ha promosso un concorso speciale intitolato “Il più bel gesto d’amore”, invitando adulti e bambini a raccontare un’esperienza che rappresentasse l’amore nelle sue diverse forme: amicizia, solidarietà, fratellanza. Tra i tanti racconti ricevuti, a conquistare il cuore della giuria è stata la storia di Beatrice Luciano, una bambina di otto anni di Ozieri, che ha condiviso un’esperienza intensa e significativa vissuta in ospedale. Beatrice, infatti, ha raccontato il suo legame con suor Carla, una religiosa che opera presso l’ospedale Gaslini di Genova. Non è un caso che questo incontro sia stato così speciale: Beatrice è nata proprio al Gaslini e, per motivi di salute, ha dovuto trascorrere un periodo di ricovero lì. Durante la degenza, ha ricevuto le cure amorevoli di suor Carla, una donna straordinaria che, oltre a dedicarsi ai piccoli pazienti dell’ospedale, ogni anno parte per l’India per aiutare i bambini più poveri. A distanza di qualche anno Beatrice insieme alla famiglia si è dovuta recare nuovamente al Gaslini stavolta per la sorellina. In questa occasione la bambina ha rivisto suor Carla, un incontro che ha lasciato un segno profondo nel cuore di Beatrice e della sua famiglia. Da allora, la bambina e i suoi cari non hanno mai smesso di sostenere la missione della suora, contribuendo con donazioni e piccoli gesti concreti. Una storia di amore vero, che unisce generazioni e paesi lontani, dimostrando che il bene ricevuto può trasformarsi in un bene donato agli altri. Con il suo racconto, Beatrice non solo ha condiviso un pezzo della sua vita, ma ha anche dato voce all’opera instancabile di suor Carla, testimoniando che l’amore non ha confini e si esprime nel dono di sé. Un messaggio potente, che ha meritato di essere premiato e che rappresenta un esempio per tutti
Il premio consisteva in uno sconto di 100 euro, ma più che il valore materiale, ciò che conta è il significaIto profondo della storia raccontata. Il concorso non era solo una competizione, ma un’occasione per riflettere sui gesti d’amore che rendono il mondo un posto migliore. E Beatrice, con la sua testimonianza, ha saputo dimostrare che anche i più piccoli possono essere portatori di grandi valori.

Antonella Sedda

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