Considerata la spesa effettuata, ben 850.000 euro per realizzare e metterlo in funzione peraltro, il nuovo oratorio, intitolato al Beato Carlo Acutis, il deficit di circa 23.000 euro registrato nell’anno appena trascorso non appare neanche così grave e il parroco, don Paolo Pala (nella foto), conta di ripianarlo quanto prima.
La parrocchia nel 2024 ha avuto entrate per 111.197,30 euro ed uscite per 134.163,45 euro; e il saldo negativo è da riportare appunto ai lavori dell’oratorio. Lo ha detto e scritto nell’omelia di un fine anno, don Paolo, che quest’anno compie il 7º anno da quando il vescovo monsignor Sebastiano Sanguinetti gli conferì quest’incarico nonché il 25º di sacerdozio.
Degli 850.000 euro di spesa per l’oratorio, ha precisato il parroco “la CEI con l’8/°° ci ha coperto per 264.000,00 euro, il resto lo abbiamo messo noi come parrocchia e ancora stiamo pagando il mutuo in corso per l’acquisto dell’area edificabile. Questo ha comportato anche la vendita della casa San Giacomo di Liscia, donata alla parrocchia dai coniugi Pisciottu, a cui va la nostra riconoscenza e che ricorderemo con una targa commemorativa perché la memoria del dono non vada perduta. Il disavanzo di quest’anno non ci impensierisce perché la parrocchia ha dei residui accantonati con attenzione ed economia per far fronte alle necessità quotidiane che sono tante”.
Del resto ha precisato il parroco, che “rinuncia una parte del suo stipendio e lo mette nella cassa comune della parrocchia”, comportamento il suo che “non è un atto di eroismo, è un atto di amore per la comunità”. (CR)