Il Collegio di garanzia elettorale nella Corte d’Appello della Sardegna ha dichiarato Alessandra Todde decaduta dalla carica di consigliere regionale, una decisione che, se confermata, la priverebbe anche del ruolo di presidente della Regione. Alla base della pronuncia ci sarebbero irregolarità nella rendicontazione delle spese elettorali sostenute durante la campagna dell’inizio del 2024.
La notifica ufficiale è stata inviata al Consiglio regionale, chiamato a stabilire una data per deliberare sulla decadenza.
Alessandra Todde, tuttavia, ha già annunciato battaglia: “La notifica della Corte d’Appello è un atto amministrativo che impugnerò nelle sedi opportune. Ho piena fiducia nella magistratura e continuerò a lavorare serenamente nell’interesse del popolo sardo”.
E mentre dal centro sinistra sono arrivati attestati di sostegno, dal centrodestra non sono mancate le critiche. Tra i primi a commentare la vicenda è stato Pietro Pittalis di Forza Italia, che ha evidenziato la necessità di trasparenza e rispetto delle regole: “La legge è uguale per tutti. Colpisce la superficialità nella gestione delle spese elettorali, e per questo è fondamentale fare chiarezza. Non esprimiamo giudizi sulla decisione della magistratura, ma il popolo sardo merita rispetto e trasparenza”. L’ex Presidente della Regione Ugo Cappellacci ha dichiarato: “non conosco ancora nel dettaglio la decisione, quindi è presto per formulare giudizi. Sembrerebbero però inadempienze molto gravi nella rendicontazione. Se così fosse, si tratterebbe di dilettanti allo sbaraglio e questa di per sé non sarebbe una novità”.
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera tutto ha inizio in seguito alla richiesta di accesso agli atti presentata da un parlamentare di Forza Italia; sono stati quindi avviati i controlli, al termine dei quali sono emerse inadempienze che hanno portato all’emissione di un provvedimento trasmesso al Consiglio regionale.
Pochi minuti fa, Alessandra Todde sulla propria pagina Facebook ha ribadito: “Sono qui, determinata a portare avanti il mio lavoro quotidiano con dedizione, sempre ed esclusivamente al servizio dei sardi e dei loro interessi. La notifica della Corte d’Appello rappresenta un atto amministrativo che affronterò nelle sedi opportune perché ho piena fiducia nella magistratura”.