Nell’isola di Spargi progetto pilota di sterilizzazione dei cinghiali

DiRedazione Web A

31/12/2024

Preannunciata lo scorso 14 novembre dalla commissaria del Parco Nazionale di La Maddalena, Rosanna Giudice, l’intenzione di procedere, nell’isola di Spargi, alla sterilizzazione degli ibridi di cinghiale, tale volontà è stata rimanifestata, qualche giorno fa, nel corso della conferenza stampa di fine anno, dalla stessa commissaria e confermata dal direttore, Giulio Plastina. Si tratterà di un progetto pilota che, nell’isola di Spargi appunto, anche in considerazione degli scarsi risultati ottenuti con gabbie e carabine, si propone l’eradicazione in maniera non cruenta. “Il progetto va condiviso con Ispra e col Ministero dell’Ambiente – ha affermato il direttore Plastina  – ed è supportato da ricercatori americani e da una ricercatrice italiana, che sta in Inghilterra, la dottoressa Massetti, che da trent’anni si occupa di questo. Sarebbe una sperimentazione che, se desse i risultati sperati, potrebbe essere replicata nelle piccole isole che hanno problemi simili ai nostri; E Spargi abbiamo pensato che possa essere un’isola campione”. La sterilizzazione, è stato precisato, ha durata quinquennale, e durante tale periodo la carne del cinghiale non è commestibile. Come si ricorderà, quest’estate, proprio a Spargi in una spiaggia, avvenne il ferimento di un bambino, da parte di un ibrido di cinghiale. (CR)

error: Contenuto protetto