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Oggi a Portovesme si è svolto un incontro sulla crisi dello stabilimento industriale, alla presenza del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, della ministra del Lavoro, Marina Calderone, e della presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde. I rappresentanti istituzionali hanno ribadito il loro impegno per garantire la continuità produttiva e salvaguardare il futuro dei lavoratori e del territorio.
Il ministro Urso ha sottolineato l’importanza strategica della linea dello zinco, dichiarando: “Riteniamo che questo stabilimento e l’area del Sulcis siano fondamentali per lo sviluppo industriale del Paese e della Sardegna. Siamo qui per comprendere meglio che cosa si possa fare, perché questa multinazionale si faccia carico della transizione con altri investitori che intendano proseguire o utilizzare quest’area industriale per altre attività. Noi non molleremo, perché la Cassa integrazione non è la soluzione.”
La ministra Calderone ha ribadito l’impegno del governo a non concedere sconti alla Portovesme srl: “Il conto che presenteremo sarà molto caro: non si gioca con il futuro delle famiglie e del territorio che ha già pagato un prezzo molto alto. L’obiettivo è garantire la continuità produttiva, perché piombo e zinco sono risorse fondamentali, anche in vista di progetti come l’Einstein Telescope.”
Anche la presidente Todde ha espresso fermezza, evidenziando l’importanza delle autorizzazioni in essere: “Siamo tutti insieme e abbiamo le carte che dicono cose molto precise. I forni non possono essere utilizzati senza l’impianto di lavorazione dello zinco. In caso di dismissione, ci sono obblighi precisi per un anno rispetto alle autorità competenti.”
L’incontro si è concluso con l’impegno condiviso a esplorare tutte le strade possibili per il rilancio produttivo, evitando soluzioni temporanee come gli ammortizzatori sociali e tutelando il territorio e le famiglie coinvolte.