Santa Teresa Gallura. ARTEMIS: per la posidonia e la cattura del “blue carbon”

DiRedazione Web A

10/12/2024

Se il maltempo non lo avesse impedito sarebbero già iniziate, nell’Area Marina Protetta di Capo Testa-Punta Falcone, le operazioni di trapianto della posidonia oceanica, progetto ARTEMIS di monitoraggio e intervento Interreg Euro-MED coordinato dalla Fondazione MEDSEA. Qualche mese fa il team marino, guidato dalla coordinatrice scientifica marina, Francesca Frau, ha iniziato le operazioni di rilevamento all’interno delle acque dell’AMP. “Abbiamo individuato una zona di mare, presso La Marmorata, di circa 100 m quadri – afferma il direttore dell’Area Marina Protetta, Yuri Donno – nella quale la posidonia è praticamente assente».

L’obiettivo del progetto ARTEMIS che, oltre che nel nord-est della Sardegna si sta realizzando anche a Monfalcone, in Grecia nell’isola di Creta, e in Spagna a Minorca, è quello di interventi appunto di ripristino della posidonia oceanica, pianta fondamentale degli ecosistemi marini anche in riferimento alla sua capacità di assorbimento di grandi quantità di anidride carbonica, il cui valore economico e finanziario in riferimento ai benefici offerti, è oggetto di valutazione nell’ambito dello stesso progetto.

Per comprendere meglio la portata dell’iniziativa, c’è da ricordare come il “blue carbon”, il carbonio blu, altro non è che l’anidride carbonica catturata dagli ecosistemi oceanici e costieri del mondo e di quale possa essere il risvolto positivo nell’ambito della mitigazione dei cambiamenti climatici.

La piantumazione della posidonia, oltre 2000 talee, avverrà con i rizomi recuperati nello stesso mare dell’AMP, inseriti tra le fibre di stuoie di cocco. (CR)

error: Contenuto protetto