La Gallura porta a casa 2 primi posti su 3 del “Premio Ozieri di Letteratura Sarda”; ad aggiudicarsi i quali sono stati Antonello Isoni di Palau (nella foto) e Domenico Battaglia di La Maddalena.
Le premiazioni si sono svolte, nella bella cittadina del Logudoro, sabato scorso 23 novembre. Un premio importante, prestigioso e longevo, questo di Ozieri, essendo questa del 2024 la 65ma edizione.
Il primo posto dunque della sezione “Antoni Sanna – Poesia”, se lo è aggiudicato il palaese Antonello Isoni, classe 1975, farmacista di professione, direttore del Coro parrocchiale di Nostra Signora delle Grazie in Palau. Un poeta che, per decine d’anni, ha tenuto le proprie liriche, e in italiano e in dialetto, nel classico quadernetto o nelle pagine di Word del proprio computer e che solo da poco tempo a questa parte ha iniziato a farle conoscere e soprattutto a partecipare ai concorsi che si svolgono in Sardegna e non. Partecipazioni, le sue, piuttosto apprezzate dalle giurie, tanto che oltre ad alcuni piazzamenti d’onore si è aggiudicato il Premio Calapetrala, il premio di poesia corso-gallurese Lungoni e l’Ozieri, appunto. “Terra di ghèrra e di branu”-“Terre di guerre e di primavera”, è il titolo della poesia premiata ad Ozieri; guerre, argomento così tanto l’attualità in questi nostri tempi difficili e incerti, ma senza abbandonare la voglia di speranza, il canto di speranza. Le parole che usa Antonello Isoni, ha scritto la Giuria, “sono scelte con cura dal lessico comune e letterario della tradizione gallurese e oscillano tra la dolcezza speranzosa dell’attacco e della chiusa e l’aspro lamento di rabbia e dolore di quando s’ avvicina alla tragedia della guerra”.
Per quanto riguarda Domenico Battaglia, il poeta e scrittore maddalenino è al suo 3º successo al Premio Ozieri; questa volta il riconoscimento gli è stato attribuito per “Tra infernu e paradisu”, scritto in isulanu, variante del gallurese, nel quale l’introduzione di alcuni versi della poetessa greca Saffo, offrono al lettore la chiave di lettura. “Tra infernu e paradisu”, ha scritto la giuria, “organizza le informazioni con un flusso contemporaneo e una lingua curata. è una storia di tutti i giorni: una madre non sopporta la migliore amica della figlia per questo ne parla male; il punto di vista racconto però lascia poco alla retorica o alla condanna ma segue gli avvenimenti segue gli eventi e i pettegolezzi, perché sarà il destino a fare giustizia”. Domenico Battaglia, classe 1954, dipendente dello Stato in pensione, da anni si dedica soprattutto alla poesia in dialetto con la quale ha vinto numerosi premi; Da qualche anno ha spostato la propria attenzione sulla prosa.
La giuria del Premio Ozieri era composta da Dino Manca (presidente) Anna Cristina Serra (vice), Cristiano Becciu, Antonio Canalis, Duilio Caocci, Clara Farina, Attilio Mastino, Riccardo Mura, Giambernardo Piroddi, Simone Pisano, Gabriele Tanda, Salvatore Tola. (CR)