Quattro militari italiani impegnati nella missione Unifil (United Nations Interim Force in Lebanon) sono rimasti feriti dopo che la base situata nel sud del Libano, in cui erano stanziati, è stata colpita.
Secondo prime informazioni le condizioni dei militari non sarebbero gravi. L’episodio, che si inserisce in un contesto di crescente tensione nell’area, richiama l’attenzione sull’importanza della sicurezza delle missioni internazionali in territori instabili.
Unifil, attiva dal 1978, opera con l’obiettivo di mantenere la pace lungo il confine tra Libano e Israele, monitorando il cessate il fuoco e supportando il governo libanese. L’Italia contribuisce da anni con un significativo contingente militare, rafforzando il proprio ruolo nelle missioni di pace delle Nazioni Unite. In questi mesi il comando è della Brigata Sassari, che ha il numero maggiore di militari nell’area.
La Farnesina e il Ministero della Difesa segue con attenzione l’evolversi della situazione, mentre i dettagli dell’accaduto sono in fase di approfondimento.