«Sono stato vittima di un tentativo di truffa». Lo ha rivelato qualche giorno fa, nell’aula consiliare, il parroco il parroco di Palau, don Paolo Pala (nella foto), al termine di un incontro organizzato dall’Amministrazione comunale, in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri, avente per tema quello appunto delle truffe agli anziani. «È un qualcosa che può capitare tutti – ha proseguito don Paolo – e non c’entra l’età, il livello di istruzione, l’intelligenza. Vanno a colpire non le tue capacità intellettive o le tue conoscenze ma la tua emotività; i 5 minuti dello scemo li possiamo avere tutti».
Ma come sono andate le cose? «Ricevo una telefonata, esattamente alle 12:30 da un certo tale che mi dice: Buongiorno don Paolo, sono tal dei tali, funzionario della Regione Sardegna; le parlo in merito al finanziamento che la Parrocchia di Palau ha ricevuto dalla Regione, il finanziamento di 150.000 per il miglioramento dell’Aula Liturgica».
«Ed era tutto vero!», ha commentato il parroco.
«La devo informare – ha proseguito il truffatore – che abbiamo commesso un errore per colpa della Ragioneria; abbiamo invertito i bonifici di 2 finanziamenti; uno, il suo e l’altro della parrocchia di Sant’Avendrace di Cagliari. Abbiamo mandato a lei non 150.000 euro ma 155.000, e a Sant’Avendrace 145.000 euro. C’è pertanto una differenza di 5000 euro. Se lei rifiuta il bonifico – ha proseguito il truffatore – noi dobbiamo rimandare agli uffici, affrontare la trafila degli assessorati, riparlare con la ragioneria e rimpostare la pratica; e per fare tutto ciò ci vorranno dei mesi. Ci potrebbe essere una soluzione, aggiustiamo noi la cosa», ha a quel punto proposto il truffatore: «lei ci manda la differenza di 5000 euro e abbiamo sanato la situazione».
Tutto questo nel giro di 5 minuti, al telefono, e in una situazione, ha precisato don Paolo Pala; «per me di assoluta tranquillità e con elementi che coincidevano perfettamente con la pratica che io avevo impostato con la Regione. Cosa mi ha salvato?».
«Mi ha salvato il fatto – ha continuato a raccontare il parroco – che io abbia preso tempo; ma non perché abbia pensato che potesse essere una truffa, perché c’ero cascato completamente, ho preso tempo in virtù dell’orario, perché nel frattempo era già l’una e a quel punto veniva male andare in banca per fare il bonifico». Nel frattempo il parroco aveva ricevuto una mail, con l’IBAN, per corrispondere la cifra richiesta, di 5000 euro.
Avendo però avuto, a quel punto, il tempo per riflette sulla questione, don Paolo Pala ha cominciato ad insospettirsi, intanto per la insistenza e la fretta che gli stavano mettendo; poi che la Regione gli avesse mandato una mail e non una PEC e poi perché in genere, i finanziamenti, da parte della Regione, non siano erogati direttamente alle Parrocchie ma ai Comuni e alla Diocesi.
«A quel punto mi sono reso conto che stavo per essere raggirato. Se invece di chiamarmi alle 12:30, lo avessero fatto alle 9:00 del mattino, quando le banche sono aperte, probabilmente quel bonifico sarebbe partito. E i 5000 euro non li avrei più rivisti!».
Consigli utili in tali circostanze: Prendere tempo, non dire mai subito sì, non agire mai subito; chiamare un familiare e telefonare al 112. (CR)