Oggi è il giorno del lutto e del dolore a Nuoro. Questa mattina si sono celebrati i funerali di Paolo Sanna nella Cattedrale di Santa Maria della Neve, una delle vittime della tragica strage familiare avvenuta il 25 settembre. La celebrazione presieduta dal parroco Don Giovanni Maria Chessa e animata dal Complesso Vocale di Nuoro, ha visto la comunità radunarsi in segno di lutto. Paolo Sanna, 69 anni, è stato tragicamente ucciso sul pianerottolo di casa sua subito dopo l’omicidio della famiglia del suo vicino, Roberto Gleboni.
Roberto Gleboni, operaio forestale di 52 anni, ha ucciso sua moglie Giuseppina Massetti e i suoi due figli Martina e Francesco, di 25 e 10 anni, prima di suicidarsi nella casa della madre, che è rimasta ferita. I funerali delle altre tre vittime si terranno nel pomeriggio, alle 15:30, nella parrocchia di San Domenico Savio, officiati da Don Stefano Saba.
Un silenzio composto ha avvolto la bara di Paolo Sanna, adornata con rose rosse e bianche posate dalla moglie e dalle figlie durante la funzione religiosa. Tenendosi per mano per tutto il rito, hanno assistito alle parole del parroco Don Giovanni Maria Chessa: “Perché queste morti così ingiuste? Siamo qui attoniti e profondamente preoccupati per la nostra città, che sta attraversando questa tragedia enorme. Signore, aiutaci a non dimenticare questa tragedia, che deve spingerci a costruire il bene, come ci ha insegnato Gesù. Consola la moglie, i figli e i parenti di Paolo e accoglilo tra le tue braccia”. Nel corso dell’omelia, il sacerdote ha riflettuto: “Quante volte abbiamo detto ‘non ci sono parole’ per questa tragedia. Oggi lasciamo che sia Dio a parlare. Paolo ha amato la vita, le figlie, gli amici, il lavoro, e spesso ha cantato le lodi alla Beata Vergine con il suo coro. Non dimentichiamolo, coltiviamo ciò che ha seminato per mantenere vivo il seme del suo amore”.
La città ha osservato un giorno di lutto cittadino in memoria delle vittime. L’omicida-suicida sarà invece sepolto in forma privata, senza cerimonie pubbliche.