Lo scorso 30 agosto veniva pubblicata l’ordinanza del sindaco Fabio Lai con la quale, per motivi di pubblica incolumità e sicurezza della circolazione, nell’isola di Caprera, veniva disposta l’istituzione del divieto di sosta permanente su ambo i lati della carreggiata stradale dal bivio di Stagnali a Punta Rossa (incluse le aree di proprietà regionale – area compresa fra i Due Mari e Punta Rossa) consentendo detta sosta, al contempo, in alcune zone individuate nell’ordinanza ma non pubblicate nell’albo pretorio on line.
L’Ordinanza dispone anche la sospensione temporanea della circolazione dei veicoli aventi larghezza superiore a m. 2 e lunghezza superiore a m 5, nei tratti di strada ad elevata pericolosità per ingorghi ed intralci alla fluidità della circolazione, nello specifico nei seguenti tratti bivio Stagnali/Punta Rossa – Bivio Stagnali/Batteria Poggio Raso – Bivio Strada Poggio Raso/Arbuticci, con esclusione dal precetto dei mezzi autorizzati, delle forze dell’ordine, di soccorso e di proprietà del Comune di La Maddalena e dell’Ente Parco. La terza disposizione riguarda il blocco temporaneo della circolazione a tutti i veicoli diretti verso le spiagge, mediante utilizzo di barriere stradali opportunamente collocate nei punti di maggiore criticità, ad opera delle forze dell’ordine impegnate a disciplinare il traffico, in caso di accertato congestionamento della fluidità della circolazione e contestuale affollamento delle zone sopra indicate.
“Siamo preoccupati”, scrive oggi il PD isolano, col segretario Antonello Naseddu (nella foto) e le firme di Valeria Serra, Yassin Spezziga, “perché un’ordinanza del genere emanata a fine stagione è tanto intempestiva quanto inefficace, avendo peraltro la pretesa di risolvere un problema strutturale che richiederebbe studio e programmazione. Ad esempio, il punto 1 di questa richiama meramente il codice della strada, il punto 3 non è altro che un’estensione bimestrale di azioni portate avanti sporadicamente dalle forze dell’ordine competenti in situazioni di notevole affollamento. Insomma, non si intravede una volontà di comprendere e approcciare problemi complessi, bensì un volere dimostrare la volontà di risolverli con strumenti inadeguati. Non è più accettabile, nel 2024, proseguonio Naseddu, Serra e Spezziga, che si vada avanti con interventi emergenziali che, come unico risultato, hanno quello di rendere palese l’inadeguatezza di questa amministrazione in termini di pianificazione e di visione di assetti futuri”.
Il PD ritiene che il territorio debba essere tutelato e reso sicuro attraverso la regolamentazione dei flussi via terra e via mare, oltre a un accesso contingentato alle spiagge, sicuramente più consono – scrive sempre il PD – a una “destinazione boutique” prospettata, ricorda, dal “Piano strategico di sviluppo sostenibile” commissionato dalla stessa Amministrazione comunale. “Tra l’altro, le capacità di carico delle spiagge dell’arcipelago sono riportate negli elaborati del Piano di Utilizzo dei Litorali (PUL). Siamo convinti, concludono i tre rappresentanti del PD locale “che certe decisioni non possano più essere differite ed è per questo che stiamo lavorando e lavoreremo per una proposta che metta insieme fruibilità, tutela del territorio e modelli turistici alternativi a quello attuale”. (CR)