Mancano ormai pochissimi giorni all’andata in pensione, il 31 agosto, di Michele Demontis, medico di famiglia, che lascia, all’età di 70 anni, la sua professione, dopo 44 anni di onorata e stimata attività.
Figlio di un medico, l’indimenticato dottor Franco Demontis, pediatra e per tanti anni ufficiale sanitario, dottor Michele era “succeduto” al padre non solo per la grande competenza e professionalità ma che per le grande disponibilità e umanità nei confronti dei pazienti, prendendosi cura di loro non soltanto dal punto di vista medico ma anche umano; e il fatto che quasi ogni sera si sia recato in questi decenni all’ospedale Paolo Merlo, per far visita ai propri pazienti ricoverati (e non solo), dimostra la sua dedizione ad una professione interpretata come missione, e non solamente dal punto di vista umano ma anche cristiano.
“Per alcuni il non aver accettato di prolungare fino a 72 anni, è vissuto come una specie di tradimento, ma il lavoro era ormai divenuto totalizzante, con un moltiplicarsi delle incombenze anche burocratiche, comportando un grande impegno psico-fisico che, in tutta serenità, ho ritenuto non essere più in grado di sostenere”, ha scritto in una lettera ai pazienti.
“So che anche per me sarà complicato adattarmi alla vita da pensionato; in questi anni sono stato più volte dall’altra parte della barricata, combattendo e, spero, superando, patologie importanti e riprendendo poi l’attività molto prima di quanto prescritto dai colleghi ma contro il tempo non si può vincere”.
Dottor Michele Demontis va dunque pensione, lasciando un grande vuoto tra i pazienti e tra coloro hanno avuto modo di conoscerlo, apprezzarlo e stimarlo; e lascia anche l’incognita, se, quando e da chi, sarà sostituito. (CR)