Sarà interessante sapere che cosa deciderà il Tavolo tecnico convocato dal sindaco di La Maddalena, Fabio Lai, per domattina alle 09:30, dopo il morso ricevuto da un bambino, da parte di un cinghiale, a Cala Corsara, nell’isola di Spargi; fatto che ha provocato impressione e allarme.
Un’isola, questa di Spargi, che quest’inverno era stata interessata da un intervento di eradicazione, da parte del Parco Nazionale, con carabine, dall’esito però irrilevante: un solo esemplare di cinghiale abbattuto. E che fossero invece molti di più lo si è constatato all’inizio dell’estate quando, sul web, cominciavano a diffondersi foto e video delle prime ruberie di borse e buste ai bagnanti ma anche di gente che familiarizzava con loro, dandogli da mangiare. Certo è che ora, a questo punto di una stagione estiva particolarmente siccitosa e calda, i cinghiali sono affamati oltre che assetati, ed essendo piuttosto intelligenti hanno capito che quei contenitori di plastica o di carta o di tela, lasciati in spiaggia, possono risolvere, e piuttosto facilmente, il loro problema alimentare.
È difficile pensare che, con la stagione ancora in corso e con una presenza turistica ancora massiccia, si possano decidere interventi drastici, con le gabbie e tantomeno con le carabine; nel secondo caso infatti, per intervenire, bisognerebbe interdire l’accesso all’isola sia sulle spiagge che all’interno, ma anche nel mare circostante, per ovvie ragioni di sicurezza; cosa piuttosto complessa, appunto, da realizzarsi in questa stagione.
È possibile intanto, salvo intenzioni e decisioni al momento non conosciute e/o più drastiche, che il sindaco emetta un’ordinanza, con la quale vieti, non solo di consumare merende e pranzi in spiaggia ma anche di portare sulla sabbia borse, borsette e zaini, oggetto d’attenzione e di sottrazione da parte di cinghiali, come di inoltrarsi all’interno dell’isola tra la vegetazione. Ad ogni modo, domani se ne saprà di più. (CR)
