Serata turbolenta quella di ieri al Red Valley Festival, dove un caposquadra dei Vigili del Fuoco è rimasto coinvolto in un acceso diverbio con i bodyguard di un rapper, durante uno degli eventi musicali più attesi dell’estate.
L’episodio è avvenuto quando il vigile, in servizio per garantire la sicurezza della manifestazione, si è avvicinato al palco per chiedere all’artista e ai suoi fan di non sostare in una zona designata come via di fuga. La richiesta, dettata da motivi di sicurezza, non è stata accolta pacificamente, scatenando una reazione violenta da parte dello staff del cantante, che lo ha aggredito.
L’artista in questione, il rapper Diss Gacha (foto), era sul punto di concludere la sua esibizione quando la situazione è degenerata. Secondo testimoni, il caposquadra, originario di Olbia, avrebbe semplicemente cercato di far rispettare le regole di sicurezza, senza provocare alcuna tensione.
L’aggressione ha suscitato sdegno e ha portato a immediate denunce nei confronti dei responsabili. Le forze dell’ordine stanno indagando sull’accaduto.
Dura la replica del Comandante Provinciale dei Vigili Fuoco di Sassari Antonio Giordano che si è recato sul posto nell’immediato per sincerarsi delle condizioni di salute del collega “Le donne e gli uomini dei Vigili del Fuoco oltre agli interventi di soccorso tecnico urgente sono impegnati quotidianamente anche nei servizi di istituto come le vigilanze antincendio che permettono a manifestazioni come il Red Valley di potersi svolgere in piena sicurezza. Quanto accaduto nella serata di ieri ai danni del collega è inaccettabile e non può essere giustificato. Grazie alla collaborazione con la Polizia di Stato, verranno presi tutti i provvedimenti conseguenti alle denunce presentate nell’immediato per tutelare il collega e per rispetto del lavoro di tutti i Vigili del Fuoco. Esprimo piena solidarietà al collega che fortunatamente non ha riportato gravi conseguenze, e ringrazio a nome di tutti i Vigili del Fuoco quanti si sono attivati subito per soccorrere il collega e identificare gli aggressori. Mi auguro che episodi del genere non si riverifichino in futuro.”