Soccorso animali selvatici, in Gallura 350 animali salvati da gennaio 2024

DiRedazione

09/08/2024

La zona omogenea di Olbia Tempio si distingue per l’impegno costante nella protezione degli animali in difficoltà, dimostrando un forte senso di responsabilità. Da gennaio a giugno 2024, sono stati recuperati oltre 350 animali, grazie al servizio offerto dalla Provincie e Forestas alle segnalazioni dei cittadini e all’intervento tempestivo delle istituzioni coinvolte.

Tra questi spicca ad esempio il recupero di un cormorano, che, dopo essere stato sedato, ha subito la rimozione di un amo e successivamente è stato rimesso in libertà.


Le segnalazioni di animali feriti o in pericolo, provenienti principalmente dai cittadini, permettono interventi tempestivi per il primo soccorso e la stabilizzazione degli animali, condotti dai veterinari autorizzati. Gli animali vengono successivamente trasferiti ai centri CRAS di Olbia e Bonassai per la degenza necessaria fino alla liberazione, supervisionata dalle guardie forestali, Forestas. Il recupero degli animali avviene grazie a una rete di comunicazione efficiente che coinvolge non solo i cittadini, ma anche enti e istituzioni pubbliche come il Corpo Forestale, la vigilanza ambientale, i vigili del fuoco, i barraccelli, le guardie ecozoofile e vari enti parco e la Federazione Caccia Cacciatori. Un sistema coordinato che garantisce la protezione della fauna locale e contribuisce alla ricerca scientifica, monitorando patologie come la febbre del Nilo (West Nile), attraverso l’analisi degli esemplari deceduti.
I dati sul monitoraggio della West Nile Disease, attraverso la sorveglianza passiva degli uccelli selvatici morti, evidenziano un calo significativo nel numero di campionamenti nel 2024 rispetto agli anni precedenti. Nel periodo gennaio-giugno 2024, sono stati effettuati 152 campionamenti in tutta la Sardegna, a fronte dei 390 campionamenti eseguiti nello stesso periodo del 2023. La suddivisione per provincia mostra una riduzione generalizzata con 31 campionamenti nel 2024 contro 29 nel 2023 nella Città Metropolitana di Cagliari, 16 contro 35 a Nuoro, 10 contro 48 a Oristano, 68 contro 228 a Sassari e 27 contro 50 nel Sud Sardegna. Anche per le ASL, i dati confermano questa tendenza con 21 campionamenti nel 2024 contro 34 nel 2023 a Sassari, 47 contro 194 in Gallura, 10 contro 13 a Nuoro, 6 contro 22 in Ogliastra, 10 contro 50 a Oristano, 21 contro 28 nel Medio Campidano, 37 contro 39 nel Sulcis e nessun campionamento nel 2024 a Cagliari. I dati riflettono un calo generale dell’attività di campionamento, ma non devono far abbassare la guardia. L’importanza del monitoraggio resta cruciale per prevenire e controllare eventuali focolai di West Nile Disease. Il sistema integrato di sorveglianza e collaborazione tra cittadini, istituzioni e associazioni rappresenta un modello di eccellenza per la salvaguardia della salute pubblica e della fauna locale .

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