Al di là dei grandi interessi ed investimenti di società nazionali e straniere che ruotano attorno alla Costa Smeralda e dintorni, al cittadino arzachenese, impiegato, operaio, piccolo commerciante, imprenditore in genere, artigiano, insegnante, ecc. può sicuramente interessare che, con l’approvazione e l’entrata in vigore del Puc (Piano Urbanistico Comunale), una volta adempiuti tutti i passaggio previsti dalla legge, potrà più facilmente realizzare la propria abitazione o trovare sistemazione o miglior sistemazione per la propria attività. Almeno questo si deduce dalle affermazioni dell’assessore all’Urbanistica, Alessandro Malu, che venerdì 9, a pochi giorni da Ferragosto, porta in Consiglio comunale il Puc (Piano Urbanistico Comunale), per la sua prima adozione. “Ogni mese è buono per portare avanti il nostro programma”, ribatte Malu, e chi obbietta l’inopportunità di una data così ‘caliente’.
Un percorso iniziato nel 2016 – ricorda l’assessore Malu – con la prima Amministrazione Ragnedda e portato avanti con l’attuale, sempre Ragnedda.
“Stiamo dando seguito ad una riduzione delle grandi espansioni”, precisa l’assessore, illustrando gli aspetti generali del Puc; “nei nuclei centrali e nelle frazioni abbiamo ridotto l’espansione residenziale con interventi di rimarginatura, cercando di favorire, nelle zone C, in modo equo, tutte quelle che sono le peculiarità territoriali. Abbiamo ridistribuito, nel territorio, quelle che sono le varie zone di espansione residenziale. Per le zone di espansione legate alle attività produttive, le Zone D, abbiamo aumentato l’offerta, ampliando la zona che c’è a Pinna, a Cannigione, e abbiamo sensibilmente ampliato la zona di Naseddu, dove c’è la zona industriale, più che raddoppiando le volumetrie”.
Nelle Zone C, prosegue l’assessore Malu, “prevediamo di rafforzare le edilizie residenziali (tenuto conto delle quote per Area), soprattutto all’interno del nucleo urbano, per permettere alle giovani coppie o ad altri, anche a prezzi calmierati, di poter realizzare la casa”.
Del resto, per che avesse l’aspirazione alla realizzazione della propria abitazione singola, magari con giardino annesso, “l’adozione di questo Puc sblocca tutti quei piani di lottizzazione in zona B e in zona C che il PPR (Piano Paesaggistico Regionale) aveva bloccato, in assenza proprio di Puc. Parlo di Cannigione, dei borghi, di Arzachena centro”.
Alessandro Malu ricorda che per le Zone F, Arzachena è “completamente satura” ma la Legge 9/2023 ha permesso di individuare una percentuale, calcolabile sul 50% del Decreto Floris non utilizzato, del quale se ne può utilizzare il 25%. “Ci sono circa 80mila metri cubi a disposizione, che abbiamo suddiviso in due parti, circa 50 mila da destinare alle vecchie lottizzazioni in Zona F, che erano già state convenzionate e attuate; ora queste cubature possono essere trasformate solo in turistico-ricettive, non residenziali; poi abbiamo individuato un piccolo intervento, di 30 mila metri cubi, per individuare un nuovo albergo in Costa Smeralda”.
Riguardo alle Zone G, non c’è possibilità edificatoria di alcuna struttura turistico-ricettiva. Si possono solo realizzare servizi annessi, a disposizione delle strutture o attività (es. campi da tennis, padel, palestrine, campi da calcetto, ecc).
Per quanto riguarda le grandi ville (Zone F) si possono riqualificare, demolirle e rifare, ma non realizzarne di nuove, salvo in deroga con autorizzazione regionale.
Venerdì 9 agosto, a partire dalle ore 9 del mattino, con la presentazione ufficiale in aula e la discussione, se ne saprà sicuramente di più, del Puc di Arzachena. (CR)