A pochi giorni dalla nomina a commissaria straordinaria del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, l’ex sindaca Rosanna Giudice, dopo aver preannunciato una linea dura a garanzia della tutela degli eco equilibri ambientali della vasta area di terra e di mare, che insiste per la sua esatta totalità nel territorio del Comune di La Maddalena, è passata ora all’azione, firmando, in data 6 agosto, la sua prima ordinanza commissariale, composta da 4 articoli, “per la salvaguardia e tutela degli habitat e dei fondali di Posidonia oceanica del Parco Nazionale e dell’area SIC/ZSC”.
Intanto ribadendo, nell’ordinanza, che nella zona di tutela assoluta ma, non è consentito l’ancoraggio.
L’articolo 2 stabilisce invece che è consentita la sosta notturna (dalle ore 21.00 alle ore 08.00) esclusivamente alle boe di ormeggio, collocate dall’Ente Parco o all’ancora, da parte di unità da diporto di proprietà di soggetti diportisti residenti nel Comune di La Maddalena (o di proprietà di società aventi sede legale nel Comune di La Maddalena da almeno 5 anni dalla data di approvazione della presente ordinanza) a condizione che le suddette unità siano dotate di casse raccolta liquami, quando presenti servizi di bordo;
Per quanto riguarda l’articolo 3, viene disposto che l’ormeggio di unità da diporto presso capi boe di soggetti privati assentiti in regime di concessione demaniale marittima segue la disciplina del proprio titolo abilitativo.
Infine l’articolo 4, col quale la commissaria Giudice stabilisce che, nella fascia oraria compresa tra le ore 09.30 e le ore 17.00 è vietato l’utilizzo, da parte di qualunque unità da diporto (natanti, imbarcazioni e navi da diporto), delle boe di ormeggio destinate alle unità che effettuano il servizio di trasporto passeggeri; a tal fine le suddette boe sono opportunamente identificate mediante idonea cartellonistica, posizionata sulla boa, con l’indicazione che la stessa è riservata alle unità da trasporto passeggeri.
L’ordinanza prevede multe in caso di violazione, che vanno da 276 a 1377 euro, con pagamento in misura ridotta pari a 459 euro. Qualora la violazione sia commessa con una unità da diporto adibita ad unità commerciale o intenta a svolgere attività di noleggio occasionale, la sanzione è aumentata di un terzo, con pagamento in misura ridotta pari a 596 euro.