È stato il sindaco Giuseppe Fasolino ad aprire i lavori del convegno organizzato da Agripesca a Golfo Aranci, dal titolo: “Investire nel Futuro Blu: Opportunità di Finanziamento per la Pesca e l’Acquacoltura”. Dopo l’intervento di Alessandra Feola, presidente del Consiglio Comunale, che ha ricordato quanto forte sia il legame di Golfo Aranci con il mare e la pesca e di conseguenza con la ristorazione di qualità, oggi sempre più attrattiva per il turismo.
L’evento si è mosso su due binari paralleli e distinti: Il primo ha visto protagonisti alcuni esperti, che hanno definito le tendenze del futuro della pesca, fra incentivi e statistiche; il secondo è stato un confronto tra gli operatori. Molti gli interventi, tra i quali quello di Marco Pedol, autore di uno studio di settore, a Michele Ruiu, esperto in cooperazione, a Mauro Monaco, vice presidente dell’Associazione Mediterranea Acquacoltori, che ha sottolineato come “l’acquacoltura diventerà sempre più importante per via della scarsità di pesce nei mari e negli oceani, anche se “attualmente in Europa manca una strategia comunitaria incisiva per lo sviluppo di queste produzioni”. Pietro Langiu, presidente della Cooperativa dei pescatori di Golfo Aranci, ha sottolineato come solo con aggregazione, cooperazione e unione, si possa partecipare con forza ai bandi comunitari e avviare un percorso di rinnovo e adeguamento tecnologico delle flotte. Benedetto Sechi, presidente del Flag Nord Sardegna, ha esposto la strategia del Flag per i prossimi tre anni, grazie a un programma di tre milioni di euro; altri che hanno evidenziato le varie problematiche del settore.
Il presidente di Agripesca, Mario Serpillo, in chiusura, ha tirato le somme del convegno; e l’ha fatto chiedendo alle istituzioni di farsi carico della tutela del comparto pesca, baluardo di tradizione, cultura, rispetto del mare e della costa. (CR)