Ha scritto Padre Massimo Maria Terrazzoni, priore del monastero benedettino Mater Dei di Olbia, nella prefazione del libro “La festa di Santa Maria Maddalena, tra tradizioni, leggende e racconti nell’isola” che, per chi è nato sullo Scoglio, o per chi comunque è familiare con l’isola della Maddalena –– il nome di questa Santa richiama senza dubbio la fede cristiana particolarmente nel mistero della Risurrezione del Signore, ma insieme altro: richiama un po’ l’aria di casa, un ambiente familiare, ricordi del passato, senso di appartenenza e, perché no, un sentimento di sano orgoglio”.
Il libro, pubblicato a pochi giorni da quello della memoria della Santa (che cade domani, 22 luglio), è stato scritto da Vincenzo Del Giudice. Dopo una lunga ricerca e raccolta di notizie, racconti, testimonianze e di tante fotografie, sui festeggiamenti della Santa patrona, che affondano le loro radici tre secoli fa, Del Giudice, scrive sempre Padre Massimo Terrazzoni, “ha deciso di condividere per altri e con altri tutto un mondo di storia, ricordi, immagini, pensieri e anche sogni, che fanno parte di una comunità e di individui, la cui storia è ormai per sempre legata all’esperienza umana e credente di Maria Maddalena”. E rivolge l’invito “a prendere familiarità con un testo”, nel quale “anche i più esperti conoscitori di Maddalena e del suo rapporto con la patrona, scopriranno nuove perle e riceveranno nuove luci”.
Il libro di Del Giudice, 230 pagine, ripercorre l’origine, in base alle più antiche tradizioni e leggende, di questa devozione, legata al presunto passaggio in queste isole, della Santa, diretta in Provenza; ed è uno spaccato della vita sociale, economica e culturale di La Maddalena, nel tempo. (CR)