Il complesso equilibrio tra divulgazione e compensi: il caso di Schettini, per Olbia 6 mila e 500 euro

DiRedazione

28/06/2024

Il professor Vincenzo Schettini continua a essere una presenza di spicco nei circuiti della divulgazione scientifica in Italia. Tuttavia, il suo recente evento inserito all’interno della Rassegna Letteraria “Sul Filo del Discorso” di Olbia, con un compenso di 6 e 500 euro, ha sollevato qualche perplessità, una reazione simile a quella osservata in altre città italiane. Anche a Olbia quindi, come altrove, non tutti hanno visto di buon occhio questo compenso, che è stato autorizzato tramite una determina firmata da Marco Ronchi, dirigente del settore Promozione della Cultura, dello Sport, del Turismo e dell’Istruzione, su specifica indicazione dell’Assessore competente Sabrina Serra che ne ha indicato l’indirizzo politico con l delibera di Giunta da essa proposta n.219 del 18/06/2024.

L’evento “Incontro con Vincenzo Schettini – La Fisica che ci piace” ha messo in luce non solo il fascino del professore, ma anche una problematica spesso discussa nel mondo accademico e culturale: il rapporto tra il valore percepito della divulgazione e la remunerazione di chi la pratica quotidianamente.

Per 90 minuti di apparizione, Schettini guadagna quasi quanto quattro mesi di stipendio di un docente universitario o di un ricercatore in Italia, una discrepanza che solleva talora questioni importanti riguardo il valore e la percezione del lavoro intellettuale e accademico nel settore educativo e culturale. È da notare che l’evento è organizzato da un assessorato che dovrebbe essere particolarmente sensibile alle problematiche di studenti e insegnanti, in un periodo di crisi economica e scarsità di risorse.

La gestione delle apparizioni del professor Schettini è quindi affidata, dopo la notorietà, alla Società Geneva S.r.l., indicando in ciò un approccio strutturato e professionalizzato alla divulgazione, che pone in rilievo il valore economico del contributo culturale offerto da personalità come lui. Questa situazione stimola quindi anche una riflessione sull’adeguatezza dei compensi in contesti simili, in particolare quando si confrontano con gli stipendi di altri professionisti del settore.

La discussione sui compensi per la divulgazione culturale e scientifica solleva non solo questioni di equità economica, ma anche il rischio di mortificazione per docenti e alunni che vedono la loro quotidiana dedizione contrastare con la visibilità e la remunerazione di singole apparizioni. Questa percezione può sfidare il senso di valore e riconoscimento che la società attribuisce al lavoro educativo e formativo.

In questo contesto, è essenziale interrogarsi su come bilanciare il giusto compenso per i divulgatori e il rispetto per la comunità educativa più ampia. Le risposte a questa domanda sono cruciali per il futuro degli eventi culturali e scientifici in Italia, determinando come il sapere viene condiviso e valorizzato in un mondo che cambia rapidamente.

error: Contenuto protetto