“L’obiettivo è quello di mantenere viva la memoria artistica, il patrimonio artistico che ci ha lasciato Lia Origoni”. Oggi, ai più, questo nome non dice molto eppure si tratta di una donna, sarda di La Maddalena, che è stata una grande artista, soprano ed attrice, che ha calcato, con successo, spesso da solista, i palcoscenici dei più grandi teatri italiani ed europei, da Roma a Parigi, da Milano a Berlino a Napoli fino al quello del Cairo, in Egitto; ha lavorato con grandi cantanti e attori, da Rabagliati a Maurice Chevalier, da Anna Magnani a Totò a Macario, e con grandi registi, uno tra tutti, Giorgio Strehler. Oltre ad essere stata una delle primissime collaboratrici della nascente televisione italiana.
A poco meno di 2 anni dalla sua morte, avvenuta a La Maddalena all’età di 103 anni, è stata recentemente costituita l’associazione “Amici di Lia Origoni”, che verrà presentata il prossimo 28 giugno, sempre a La Maddalena, nel salone consiliare. “Vogliamo ricordare sia la figura artistica” afferma il presidente dell’associazione, Andrea Tirotto, “sia la singolarissima figura umana, morale, etica. Lia Origoni ha lasciato degli insegnamenti, oggi attualissimi, anche in controtendenza rispetto a ciò che è l’immagine e l’apparire che a volte contraddistingue questi nostri tempi. Cosa che lei ha evitato di fare, tanto che è finita dimenticata sebbene abbia trascorso gli ultimi anni della sua vita soddisfatta, appagata di quello che aveva fatto e di quello che stava continuando a fare con la digitalizzazione della sua vasta produzione artistica”.
Lia Origoni lasciò infatti palchi, riflettori, tv e notorietà all’età di cinquant’anni (vivendone altri 53) e, dopo un periodo di stasi, durante il quale è ritornata nella sua isola natale, La Maddalena, ha vissuto intensamente la seconda parte della sua vita, entrando con entusiasmo e passione, nel mondo della digitalizzazione e lavorando fino agli ultimi mesi della sua vita recuperando, restaurando e affinando la sua grossa e qualitativamente importante produzione, riversandola nel Web. Un patrimonio questo che gli “Amici di Lia Origoni” non solo non vogliono vada dimenticato ma che sia il più ampiamente possibile conosciuto e apprezzato.
L’associazione, afferma ancora il presidente Andrea Tirotto, “sarà impegnata nella rivitalizzazione del suo sito, che contiene tutte le sue incisioni digitalizzate, selezionate, elaborate e messe in rete da lei stessa quando già in tarda età, si appassionò a questa nuova frontiera del Web”.
Nel convegno del prossimo 28 giugno si parlerà anche della istituzione di un premio a lei dedicato; sarà l’occasione per sapere a che punto è l’idea di realizzare, all’interno della sua casa, il museo, e si saprà quando effettivamente l’Amministrazione comunale, come annunciato un anno fa, intitolerà a Lia Origoni, il grande teatro comunale all’aperto della Fortezza dei Colmi.