Non portate cibo in spiaggia e neanche borse; a Spargi “incursioni” dei cinghiali

DiRedazione Web A

20/06/2024

Da una parte ci sono persone che familiarizzano con i cinghiali, dandogli da mangiare, e dall’altra ce ne sono altre che lamentano furti di borse e quasi aggressioni. Un’incongruenza sulla quale c’è da riflettere. Il fatto è che un certo numero di cinghiali, quanti non si sa esattamente, popolano l’isola di Spargi, nel Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena ed ora, con la buona stagione, scendono dalle zone più alte ed impervie, giù giù fin verso le spiagge; Cala Corsara, Cala Granara, Cala Conneri ed altre, già ora particolarmente affollate di bagnanti. E siccome non piove da tempo, e “su” il cibo comincia a scarseggiare o, comunque, a non essere più tenero e appetitoso come prima, e siccome ormai sanno, i cinghiali, che è piuttosto facile procurarselo, il cibo, quello conservato dentro zaini e borse, capita che effettuino “incursioni” piuttosto mirate, col “ratto” degli involucri e del loro contenuto. L’isola di Spargi rientra nell’ambito del Piano di eradicazione dei cinghiali, da parte del Parco nazionale ma gli interventi effettuati nella passata stagione, autunnale e invernale, non hanno dato gli esiti attesi. Detto Piano esclude gli interventi con carabina dei Selecontrollori durante la stagione estiva, quando l’arcipelago-parco è super affollato di bagnanti, residenti e turisti. Salvo eventuali disposizioni del sindaco di La Maddalena, motivate da ragioni di pubblica incolumità, al direttore del direttore del Parco Nazionale, Giulio Plastina, non resta che raccomandare “non solo di non consumare merende e pranzi al sacco in spiaggia ma nemmeno di portare sulla sabbia, borse, borsette e zaini, che possono diventare oggetto d’attenzione e di sottrazione da parte dei cinghiali”, come documentano alcune foto e filmati che da qualche giorno circolano sul Web. È inoltre prudente non inoltrarsi all’interno dell’isola, tra la vegetazione. E se a giugno si verificano già questi episodi, tutto lascia presupporre che la situazione possa diventare più complessa e rischiosa, nei mesi successivi, quando la siccità aumenterà.

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