Dopo mesi di disagi e traffico rallentato, finalmente una buona notizia per gli automobilisti di Sassari attesa da tanti mesi: entro fine luglio, le gallerie di Chighizzu torneranno ad avere quattro corsie, due per ogni senso di marcia.
Questo significa la fine delle lunghe code e dei rallentamenti che hanno afflitto la zona da tanto tempo, specialmente durante gli orari di punta.
Gli interventi di ammodernamento strutturale e impiantistico delle gallerie, eseguiti da ANAS, sono stati necessari per adeguare i tunnel alle normative attuali. Le gallerie di Chighizzu fanno parte della rete transeuropea Ten-T e devono rispondere a specifici requisiti di sicurezza. I lavori, con un investimento complessivo di oltre 15 milioni di euro, riguardano tutte e quattro le carreggiate.
Finora, i lavori sono stati completati nelle due gallerie più piccole, lunghe circa 200 metri ciascuna, in entrambi i sensi di marcia.
Attualmente, gli interventi si stanno concentrando nella galleria più lunga, di circa 800 metri, in direzione Cagliari. Questi lavori sono previsti concludersi entro luglio 2024, permettendo così il ripristino della circolazione su tutte e quattro le carreggiate senza limitazioni.
La situazione ha creato non pochi problemi agli automobilisti in questi mesi. In ingresso e uscita da Sassari, soprattutto durante le ore di punta, il traffico rallentato ha causato notevoli disagi a fronte di migliaia di auto che transitano quotidianamente per questa arteria. Viaggiare con una sola corsia per senso di marcia ha infatti peggiorato la situazione, rendendo i tempi di percorrenza molto più lunghi.
Con la riapertura delle quattro corsie, la circolazione tornerà alla normalità, migliorando significativamente i tempi di percorrenza e riducendo il traffico. Tuttavia, la gioia potrebbe durare poco; è importante ricordare che in un secondo momento (non si sa ancora quando) gli stessi interventi saranno eseguiti nella direzione opposta, verso Sassari, per garantire che anche quella tratta sia adeguata agli standard di sicurezza. E dunque si potrebbe generare nuovamente l’attuale situazione.