Olbia, ecco la lucertola blu dello scoglio di Molarotto. È una specie endemica unica al mondo, vive solo lì

DiRedazione

27/05/2024

Situata al largo della costa di Olbia, in Sardegna, su uno scoglio isolato conosciuto come Molarotto, vive una straordinaria specie di lucertola: la lucertola blu di Molarotto.

Questa specie, scientificamente denominata Podarcis tiliguerta ranzii, è unica al mondo e si distingue per il suo vibrante colore blu.

La scoperta della lucertola blu di Molarotto è stata una sorpresa per molti naturalisti. L’isolamento geografico di Molarotto ha permesso a questa specie di evolversi in modo distinto rispetto alle altre lucertole presenti in Sardegna e nel Mediterraneo. Questo fenomeno di evoluzione isolata, noto come “speciazione allopatrica”, ha portato alla formazione di caratteristiche uniche, come il caratteristico colore blu delle squame di questa lucertola.

Il colore blu delle lucertole di Molarotto non è solo un tratto affascinante dal punto di vista estetico, ma rappresenta anche un esempio interessante di adattamento evolutivo. La pigmentazione blu potrebbe svolgere un ruolo nella termoregolazione, nella comunicazione tra individui della stessa specie o nella selezione sessuale.Tuttavia, la lucertola blu di Molarotto è una specie fragile e vulnerabile.

L’habitat limitato e l’isolamento estremo la rendono particolarmente suscettibile ai cambiamenti ambientali e alle attività umane. Per questo motivo, la conservazione di questa specie è di fondamentale importanza. Gli sforzi di conservazione mirano a proteggere il suo habitat naturale e a monitorare la popolazione per garantire che non sia minacciata dall’intervento umano o da altre pressioni ambientali.

La lucertola blu di Molarotto rappresenta un tesoro della biodiversità sarda e un esempio straordinario di come l’isolamento geografico possa portare all’evoluzione di specie uniche. Proteggere questa lucertola significa preservare una parte importante del patrimonio naturale della Sardegna.

Per approfondimento puoi leggere l’articolo del nostro periodico scientifico Curiosando Sardegna

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