È sempre forte, per molti cattolici, la devozione a Santa Rita della quale oggi si celebra la memoria, come lo è a Palau dove questa devozione, che affonda le proprie radici nella civiltà contadina dei tempi antichi si è intrecciata con lo sviluppo turistico dei tempi moderni. Il culto per la Santa degli impossibili, “dei casi disperati”, trovò infatti, nello spagnolo Rafael Neville, Conte di Berlanga (che alla fine degli anni Cinquanta, si innamorò del tratto di costa che va dalla fine della spiaggia della Sciumara a Punta Sardegna, fondando, il rinomato borgo turistico che porta il suo nome), colui che fece erigere, nel 1965, una cappella a Lei dedicata, anche in quanto patrona degli artisti, dei quali Rafael amava circondarsi. La fece costruire secondo i canoni dell’architettura neomediterranea, intonacata di bianco e con un campanile a vela. Da allora il rito della benedizione delle rose, legato alla devozione a Santa Rita si svolse non più nella chiesa parrocchiale ma proprio in quella cappella, con processione e festa. Cosa che avviene anche oggi, mercoledì 22 maggio, con Rosario alle ore 18:30, la Messa celebrata dal parroco don Paolo Pala alle ore 19 e con la tradizionale benedizione delle rose. Dopo la cena a buffet alle 21:15 partirà la processione notturna con fiaccolata, da Porto Rafael verso la chiesa parrocchiale di Palau; il tutto secondo una tradizione ormai ultradecennale.